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Il precedente

Hellas, quella svolta a Cagliari con Barak e Lasagna che blindarono la salvezza

Dopo tre sconfitte consecutive, il Verona di Juric vinse 2-0. Ora tocca a Baroni
Lasagna segna contro il Cagliari in Cagliari-Verona del 3 marzo 2021
Lasagna segna contro il Cagliari in Cagliari-Verona del 3 marzo 2021
Lasagna segna contro il Cagliari in Cagliari-Verona del 3 marzo 2021
Lasagna segna contro il Cagliari in Cagliari-Verona del 3 marzo 2021

Il 3 marzo 2021, il pallone racconta che tale Kevin Lasagna, attaccante fortemente voluto da mister Juric per colmare la mancanza di una punta centrale, si sbloccò a Benevento in una gara fondamentale vinta per 3 a 0 dai gialloblù. Da quella giornata in poi, però, l’Hellas rimase al palo per tre turni. L’obiettivo dichiarato era quello di arrivare al più presto a 40 punti. Una salvezza che all’epoca giungeva proprio a quella quota. Stop Veloso e compagni, quasi appagati, si bloccarono e così giunsero tre ko di fila con Milan, Sassuolo e Atalanta. E all’orizzonte c’era la sfida a Cagliari contro i rossoblù terz’ultimi in classifica con 22 punti e impegnati nella lotta per non retrocedere. Chiaro che per i sardi sarebbe stata l’occasione della vita per poter rientrare prepotentemente in corsa.

 

Corsaro

Dopo tre sconfitte di fila (mai successo nella gestione Juric) il Verona si rialzava in una partita sportivamente drammatica. Barak, su assist di Veloso, segnava al 54' ma il Cagliari faceva di tutto per agguantare il pareggio. Tante occasioni, un palo clamoroso colpito da Simeone e al 99' ci pensava Lasagna, in campo aperto, a fissare lo 0-2. Fu davvero una partita molto tirata e con grandi occasioni da una parte e dall’altra. nonostante l’assenza di pubblico sugli spalti.

A leggere le formazioni vien da pensare che quella dei rossoblù era una corazzata precipitata all’inferno in una stagione maledetta. In panchina c’era Semplici, che avrebbe mal digerito il Verona anche due anni dopo quando col suo Spezia avrebbe pagato dazio nello spareggio del Mapei.

 

Reduci

Del 3 aprile del 2021, lunedì prossimo ci saranno tre superstiti. Capitan Lazovic in campo, Giangiacomo Magnani che subentrò a Lovato e Alessandro Berardi all’epoca in panchina e oggi quarto portiere dei gialloblù. Il Cholito Simeone graziò un ottimo Silvestri, tra i protagonisti di quel successo insieme a Barak e Lasagna. Quest’ultimo era stato acquistato per svariati milioni di euro a gennaio ed era stato l’acquisto più oneroso del Verona dell’epoca di Juric, fatto di prestiti speciali come Pessina dell’anno prima e quel Dimarco, oggi vice campione d’Europa con l’Inter e proiettato verso lo scudetto. Juric pensava di poter sfruttare, come fece a Cagliari, le doti di contropiedista dell’ex Udinese ma soprattutto di inventarlo nel ruolo di punta centrale.

 

La rivoluzione Baroni

Al di là dell’ingaggio, dell’età e della perdita costante del feeeling con il gol, forse, Kevin Lasagna, avrebbe trovato maggior credito con Baroni. La squadra è stata rivoluzionata e il tecnico sembra preferire gli uomini di gamba.

Gianluca Tavellin

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