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C’è Lasagna, figlio del vento. Hellas di ferro con Sturaro

Kevin Lasagna, classe ’92, si legherà al Verona per quattro stagioni e mezzoIl ds Tony D’Amico
Kevin Lasagna, classe ’92, si legherà al Verona per quattro stagioni e mezzoIl ds Tony D’Amico
Kevin Lasagna, classe ’92, si legherà al Verona per quattro stagioni e mezzoIl ds Tony D’Amico
Kevin Lasagna, classe ’92, si legherà al Verona per quattro stagioni e mezzoIl ds Tony D’Amico

Predestinato. Kevin Lasagna riesce a raggiungere una velocità di crociera di 38 km/h nel massimo della sua accelerazione. Più veloce anche di Kylian Mbappè, il campionato del Paris Saint Germain, che si ferma a 36. Una specie di locomotiva umana che il Verona si è prenotato. Uno dei calciatori più veloci d’Europa. Un centro boa tutt’altro che statico. Kevin può agire da prima punta, da falso nueve, da esterno offensivo. Lasagna, 28 anni, è in arrivo al Verona. Contratto di quattro anni e mezzo da un milione a stagione. L’Hellas se lo porta a casa dall’Udinese con la formula del prestito con obbligo di riscatto fissato a nove milioni, più bonus di un milione nel caso il club di Setti riesca a centrare l’accesso in Europa League. Operazione sontuosa per “una provinciale“ in questo mercato fatti di attese, prestiti, scambi, pochi soldi e occasioni dell’ultimo istante. Lasagna è originario di Portiolo, frazione di San Benedetto Po, Bassa mantovana. Paese da 388 abitanti (una da serie A) secondo il più recente censimento. Benevento e Sampdoria se lo sono conteso, prima che entrasse a gamba tesa l’Hellas che ha trovato l’accordo con il manager del giocatore, Federico Pastorello, e con la società friulana. Verona era nel destino di Kevin. Un giovane Lasagna, infatti, era passato nella stagione 2012-2013 dal Cerea, allenato da Simone Boron: 35 presenze e 7 reti. Pure la Virtus nelle sue traiettorie. Gigi Fresco, nella anno della storica promozione tra i professionisti dei virtussini (2013-2014) ebbe l’occasione di testare il ragazzo. Ma non se ne fece nulla, dopo il provino. E Lasagna finì all’Este, dove esplose letteralmente: 33 presenze e 21 reti. Il Carpi ha scommesso forte su di lui, regalandogli la serie A. Lasagna si è legato poi per quattro stagioni all’Udinese. Diventandone anche capitano. “KL15“, così viene anche chiamato, è andato due volte in doppia cifra (14 reti nel ’17-’18 e 12 reti la passata stagione), mentre quest’anno non ha trovato particolare ispirazione: sedici presenze e due reti. C’è da capire solo i tempi (pare brevi) di sbarco a Verona. L’Udinese che ha il settore d’attacco spuntato, potrebbe anche decidere di trattenere Kevin per la sfida di domani contro l’Inter. Ma non è escluso lo possa liberare prima nel caso riuscisse a mettere le mani su Fernando Llorente del Napoli. Giochi fatti, invece, per Stefano Sturaro, centrocampista classe ’93, che Ivan Juric ha formato ai tempi in cui allenava la Primavera del Genoa. Sturaro può avere ambivalenza da centrale di centrocampo: costruttore ma anche interditore efficace. Arriva dal Genoa in prestito. Nessuna altra clausola prevista. Il Verona dovrà pagare la metà dell’ingaggio annuale del calciatore, originario di Sanremo, che è di 1,2 milioni di euro. Sturaro già ieri era a Verona. Per lui, in passato, anche quattro anni di militanza alla Juventus. Con i bianconeri ha vinto nove trofei: quattro scudetti, quattro Coppa Italia ed una SuperCoppa italiana. In stagione, con la maglia del Genoa, ha rimediato sei presenze ed una rete. Un problema fisico gli ha fatto saltare nove turni di campionato. Di fatto non gioca dal 20 dicembre, 58’ in campo nel ko del Grifo contro il Benevento. Altre pillole di mercato: Bessa sembrava destinato al Valladolid. Ma Juric è intenzionato a scommettere su di lui. L’Hellas lavora al rinnovo contrattuale di Di Carmine. Poi potrebbe anche girarlo in B: su Samuel Monza, Cremonese e il Chievo di Alfredo Aglietti. •

Simone Antolini

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