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serata amara al dall'ara

L’Hellas cade anche a Bologna. E saluta la Coppa Italia

di Gianluca Tavellin
Fatali i gol di Moro e Van Hooijdonk dopo il palo di Cruz. Poi il rosso a Serdar. Baroni: «Ho visto progressi e adesso siamo squadra»
Cruz supera anche Ravaglia ma spara sul palo a porta vuota (FotoExpress)
Cruz supera anche Ravaglia ma spara sul palo a porta vuota (FotoExpress)
Cruz supera anche Ravaglia ma spara sul palo a porta vuota (FotoExpress)
Cruz supera anche Ravaglia ma spara sul palo a porta vuota (FotoExpress)

Finisce l’avventura in Coppa Italia del Verona. Vince il Bologna per due reti a zero e continua il momento no dei gialloblù. È la quarta sconfitta consecutiva.

Baroni pesca a piene mani tra le seconde linee. Turno di riposo per Montipò, al suo posto Perilli. In difesa si rivede Coppola mentre in avanti è tornato di moda Mboula, primo acquisto della scorsa estate e quasi evaporato negli ultimi mesi. Doveva essere la serata di Ngonge ma invece per il belga c’è ancora la panchina. Dopo la squalifica di Torino, si rivedono e si sentono i tifosi gialloblù. Motta rilancia Karlsson con Fabbian e Ndoye alle spalle di Van Hooijdonk. Si rivedono dall'inizio anche Moro e Posch, c'è Ravaglia in porta.

In campionato nel match del Bentegodi Verona e Bologna chiusero sullo zero a zero.

La cronaca della gara

Inizia nel segno di capitan Lazovic che tra il quarto e il sesto minuto impegna Ravaglia con due conclusioni deviate dal portiere rossoblù in angolo. Da segnalare una bella uscita a pugni di Perilli e poi il Bologna che cerca di fare la partita. L’attacco scaligero è rapido ma al tempo stesso leggerino e i difensori rossoblù hanno buon gioco, tranne Posch che soffre e molto la brillantezza e la tecnica di Lazovic.

In campo c’è molto movimento ma le occasioni da gol latitano. Allora l’esercizio visivo è quello di riconoscere numeri e nomi sulla schiena dei giocatori di casa. D’accordo che Joe Saputo è canadese, tra l’altro di Montreal, ma la divisa del Bologna appare quella dei Toronto Blizzard.

Grande galoppata poco dopo la mezz’ora di Magnani e verticalizzazione per Mboula su cui centro arriva Lazovic e solo una deviazione di Posch evita che il tiro vada a bersaglio.

Un minuto dopo Cruz sbaglia un gol assurdo, colpendo il palo a Ravaglia scartato.

Quando il Verona sembra essere in procinto di far male al Bologna ecco che arriva l’errore di Coppola. Il giovane non trova di meglio da fare, forse anche ingannato dal vento, che rimettere di testa in area la palla sui piedi di Moro. Il rossoblù impallina senza pietà Perilli.

La ripresa

Nessun avvicendamento da parte di Baroni. L’Hellas ci prova ma senza convinzione e allora è il Bologna ad andare al raddoppio. Ripartenza micidiale con Ndoye che incrocia il sinistro: Perilli respinge corto, ribattuta che diventa un facile tap-in per Van Hooijdonk. Già ammonito, il centrocampista del Verona stende Fabbian lanciato verso Perilli.

Protesta il Verona, che sostiene come il proprio portiere fosse in vantaggio sul pallone. Non cambia la decisione di Dionisi dopo il check del Var.

Baroni controcorrente

Stupisce l’allenatore gialloblù in conferenza stampa post-gara. «Ho visto una squadra con personalità in un campo difficile» esordisce Baroni, «C’erano tanti ragazzi che dovevano dimostrarmi che stavano bene e me l’hanno fatto vedere». Corregge un po’ il tiro del proprio commento.

«Attenzione» precisa il mister, «Capisco che ci sia preoccupazione tra i tifosi e in generale nell’ambiente ma credetemi comincio a vedere dei grandi miglioramenti sia negli allenamenti che in partita. Se noi trasformiamo le giuste critiche in rabbia, potremo tornare a fare punti. Ci manca ancora cattiveria sotto porta. Saponara? Deve dare di più e mi aspetto di più».

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