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Nuovo allenatore

L’Hellas a Bocchetti, Lopez resta in attesa ma Setti ha deciso

Il tecnico della Primavera è il favorito per sostituire Cioffi
Salvatore Bocchetti, in pole per essere il nuovo allenatore dell'Hellas Verona
Salvatore Bocchetti, in pole per essere il nuovo allenatore dell'Hellas Verona
Salvatore Bocchetti, in pole per essere il nuovo allenatore dell'Hellas Verona
Salvatore Bocchetti, in pole per essere il nuovo allenatore dell'Hellas Verona

Chi sarà il nuovo allenatore del Verona? Soltanto in giornata l’ufficialità. Andiamo con ordine. Poco dopo l’ora di pranzo di ieri è arrivata l’ufficialità dell’esonero di Gabriele Cioffi da parte del club. È durata il tempo di dieci gare compresa la Coppa Italia l’esperienza dell’allenatore toscano. Una previsione scontata, soprattutto per la convocazione in sede di tutto lo staff, avvenuta lunedì mattina.

Un’ora poco più nel quale si è discusso poco, ma si è parlato di cose pratiche e dei termini dell’uscita di scena. A qualcuno della squadra di Cioffi, sarebbe stata chiesta un’eventuale disponibilità nell’andare avanti. Il mister resterà a Verona sino a domani sera e venerdì dovrebbe tornare a Firenze. Cioffi paga le indecisioni sul modulo e sui giocatori. A nulla sarebbe servito nemmeno il pareggio di Salerno. Il diesse Marroccu aveva già deciso. Una scelta maturata dalla mancanza di continuità durante le gare e la scarsa intensità. D’altronde il club resta fermamente convinto che questo gruppo possa mettersi alle spalle almeno tre squadre e quindi salvarsi. Molto hanno sbagliato sia Setti che il diesse.

 

Diego Lopez in attesa

Il tecnico uruguagio avrebbe viaggiato già di sabato, quindi alla vigilia del match dell’Arechi, per raggiungere Verona. Insomma l’ex diesse del Brescia non voleva farsi trovare impreparato. Visto l’esiguo budget a disposizione, oltre a Lopez, aveva pensato a Salvatore Bocchetti convocandolo per le 10 del mattino, mentre il tecnico sudamericano aveva l’appuntamento a mezzogiorno in sede.

 

L’equivoco

L’ex difensore di Genoa e Verona, tra le altre, è l’attuale allenatore della Primavera gialloblù ma l’anno scorso è stato fondamentale nel ruolo di vice, alle dipendenze di Tudor. Ha trasmesso dal campo, l’aveva avuto come mister, le idee e l’intensità di Ivan Juric. Ebbene Bocchetti, nel piano di Marroccu, avrebbe dovuto fare il terzo del nuovo staff. Con Diego Lopez sarebbe arrivato il fedele Michele Fini, che ha sempre lavorato con il mister uruguagio fin dal 2014. Nel 2018, insieme avevano vinto il titolo dell’Uruguay nella sua prima stagione al Penãrol.

A quel punto Salvatore Bocchetti avrebbe ringraziato, prendendosi un po’ di tempo. Lunedì sera nuovo incontro in sede col presidente Maurizio Setti, tornato dal viaggio di lavoro. Il numero uno dell’Hellas non era infatti presente domenica all’Arechi. «La ringrazio per la fiducia» avrebbe detto Sasà Bocchetti a Setti, «ma preferisco restare alla Primavera, piuttosto che far parte di uno staff che non conosco».

Ieri mattina la piazza, gli addetti ai lavori e gli stessi giocatori avrebbero espresso più di una perplessità sull’arrivo di Diego Lopez. Persona squisita ma tecnico, purtroppo in Italia, dai risultati non eccezionali a parte all’inizio col Cagliari. La partita è tutta tra Setti e Marroccu, che però sono molto influenzati dal gruppo. Ieri pomeriggio Salvatore Bocchetti ha diretto l’allenamento a Peschiera. Che sia stata una prova generale? Ecco i principali motivi della mancata ufficialità di ieri del nuovo tecnico. La squadra senza dubbio si è notevolmente indebolita rispetto alla passata stagione ma Bocchetti potrebbe ridarle quel tipo di gioco e quell’aggressività che è mancata con Cioffi. Da superare ci sarebbe l’ostacolo del patentino del mister napoletano che giocò anche nell’Italia. Lui è in possesso di una licenza Uefa A. Non basta per allenare nella massima divisione, occorre la licenza Pro. Un corso che Bocchetti potrebbe sostenere durante la lunga sosta per il Mondiale e intanto andare in panchina con una deroga di un mese.

 

Sasà ora è il favorito

Oppure si potrebbe trovare un’altra soluzione con un testa di legno in grado di garantire la presenza di Bocchetti in panchina. Il Verona sta pensando un po’ a tutto, anche perché c’è in ballo molto, anzi oseremo dire tutto. Scartata l’ipotesi Eusebio Di Francesco. Lo dice la storia. Maurizio Setti non torna mai indietro, pure se con l’ex tecnico pescarese avrebbe almeno un milione di ragioni per farlo. Bocchetti a ieri sera è scattato in pole.

Gianluca Tavellin

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