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Tra le mura amiche

Bocchetti ci crede: questo Verona può fermare la Roma

Veloso e compagni tornano al Bentegodi dopo il ko col Sassuolo
Salvatore Bocchetti alla terza partita da allenatore in serie A
Salvatore Bocchetti alla terza partita da allenatore in serie A
Salvatore Bocchetti alla terza partita da allenatore in serie A
Salvatore Bocchetti alla terza partita da allenatore in serie A

I tifosi del Verona ci credono. Per carità pure quelli della Roma ma per un buon novanta per cento dei 23.648 che alle 19 di ieri sera avevano prenotato il tagliando, abbonati, compresi, sono tutti supporter dell’Hellas. Magari non la vittoria ma almeno quel punticino che spezzerebbe la serie negativa di sei ko consecutivi e soprattutto darebbe coraggio in vista della trasferta di Monza. I tagliandi sono in vendita da questa mattina sino alle 17,30 e sarà un altro stadio come quello visto col Milan.

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Il sindaco Tommasi, veronese doc ma con il cuore a metà per via anche di quello scudetto vinto con Fabio Capello e Francesco Totti, ha fatto esercizio di equilibrio nelle dichiarazioni ma chi sta peggio è senza dubbio «Sasà» Bocchetti. L’anno scorso faceva l’esordio in panchina come vice di Tudor, nella partita che segnò la svolta per Faraoni e compagni.

"Non può mica sempre andarci male"

Oggi tutto è cambiato rispetto ad un anno fa. Non c’è il Simeone da Champions e non ci sono nemmeno Caprari, Barak, Casale e Cancellieri. Chi è arrivato è rimasto impigliato nella rete del mercato fatto in fretta e forse pure male. Mister Cioffi ci ha messo un po’ del suo con il 3-5-2 poi abortito con una squadra che aveva lavorato poco per il tipo di gioco che è tornata a fare. I tanti contrattempi muscolari l’hanno testimoniato. Ma adesso è tempo di guardare avanti. Antonio Di Gennaro, rileggendo l’Arena, anzi pardon l’Adige del 10 marzo del 1986, raccontava: «Non può mica sempre andarci male, oggi abbiamo avuto un pizzico di fortuna» riferendosi agli episodi che decisero quel Verona-Roma 3 a 2. E chissà se dopo tanta sfortuna pagata con Udinese, Salernitana e Sassuolo, pure la Dea bendata si ricordi che una lotta salvezza con l’Hellas in lizza, può valere molto.

Ora che pure la Cremonese ha appaiato i gialloblù in classifica, serve davvero un colpo di reni. Mister Bocchetti sta leggermente meglio rispetto alla vigilia della gara col Milan. «Io ci spero sempre, essere arrivato e avere dieci ragazzi ai box è stata dura. Vedremo chi sarà a disposizione». Ha dichiarato il neo allenatore, che più del settore offensivo è tornato a parlare della difesa. «C'è bisogno di tanto lavoro, perché ritornare a un certo tipo di calcio per Hien o qualche nuovo ragazzo non è semplice. Dobbiamo migliorare quotidianamente: anche questo è fondamentale per la nostra crescita. I nuovi hanno bisogno di un po' più di tempo». Sembra un messaggio per lo svedese che ha dimostrato grande personalità e potenzialità ma al Mapei Stadium ha vissuto una serata orribile. Alla luce di questo fatto potrebbero essere due le novità nell’undici iniziale.

La formazione di partenza

Magnani e Doig? Con la Roma, che ha in Zaniolo e Pellegrini due mezz’ali rapide e tecniche, potrebbe tornare utile Gunter a sinistra, con Ceccherini a destra. In mezzo nella difesa a 3, Magnani avrebbe il fisico adatto per contrastare Abraham. L’ingresso del «Muscoloso di Correggio» potrebbe essere la prima novità. La seconda dovrebbe essere rappresentata da Doig a sinistra. Lo scozzese è pronto anche se schierarlo dall’inizio potrebbe diventare un azzardo. Qualcosa Bocchetti dovrà pure inventarsi.

La formazione di partenza? Eccola qui: Montipò tra i pali. Davanti a lui Ceccherini, Magnani e Hien, mentre a far filtro e gioco ci saranno Veloso e Tameze. Gli esterni di metà campo saranno Faraoni e Doig. Depaoli è pronto a partire al posto dello scozzese e nel corso della gara, diventare pure un’alternativa a Veloso o Tameze. Diverso il modulo dall’anno scorso, perchè Verdi inventerà alle spalle di Lasagna e Henry.

Gianluca Tavellin

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