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Verso il match di sabato

Baroni: «L’Hellas? Affamato come me. Con la Lazio lo voglio perfetto»

«Questo gruppo lo sento mio, ai tifosi dico grazie ma non è finita, loro sono fondamentali. Dawidowicz è ok. Conta l’episodio»
Baroni è stato giocatore e vice, da luglio 2023 è il mister del Verona
Baroni è stato giocatore e vice, da luglio 2023 è il mister del Verona
Baroni è stato giocatore e vice, da luglio 2023 è il mister del Verona
Baroni è stato giocatore e vice, da luglio 2023 è il mister del Verona

Il sale sulla coda. Marco Baroni ammette che la sua vera squadra è quella del mercato invernale. «Tutti i ragazzi anche quelli che sono andati via, hanno dato il loro contributo ma se devo essere sincero, il gruppo attuale mi piace di più. E’ gente affamata, come lo sono io».

Eccolo qui il mister che sembra avere un marcia in più là sotto, dove se si sbaglia si va dritti in Serie B.

Dopo l’exploit con l’Udinese, è sulla bocca di tutti?

Siamo concentrati sulla parte finale di questa stagione, quella più difficile, non possiamo pensare a nient'altro, dico alla squadra di non guardare la classifica, non guardare i calendari e rimanere concentrati, dobbiamo fare qualcosa di straordinario e per farlo bisogna attingere a tutto, sono campionati che si giocano su un pallone e non è possibile pensare a nulla di diverso.

Le condizioni di Dawidowicz?

Sta bene, in questo momento devi andare su tutto ciò che è essenziale, non possiamo sbagliare niente, voglio vedere giocatori che si buttano, che si donano, nelle partite si vivono dei momenti in cui c'è da soffrire come nell'ultima gara, e altri in cui c'è da crederci e affondare, prepariamo le partite in questo senso.

La Lazio?

Avversario complicato da tante prospettive, dobbiamo fare una partita di grandissimo spessore, altrimenti non ne esci vivo. Devi essere pronto a reggere il loro ritmo. Quando si va in campi come quello non si può stare bassi, bisogna andare forte sui duelli e sull'attenzione. Non si può andare in un campo così grande e pensare solo a difendersi.

Insomma, c’è da spingere ancora più forte?

Dobbiamo passare dalla prestazione, dalla capacità di stare dentro la partita, dobbiamo capire che gli incontri si risolvono in un episodio, su una palla laterale, abbiamo bisogno di attenzione.

Centonze o Tchatchoua?

Sono due giocatori bravi su cui possiamo contare, Centonze è cresciuto, Tchatchoua è qui dall'inizio e ha recuperato bene da un infortunio importante, se uno non parte entra, so che lì a destra posso dormire sonni tranquilli.

Henry?

È un ragazzo che ha avuto un percorso difficile, il Thomas si allena sempre bene, non ha mai mancato una volta negli atteggiamenti, lì abbiamo diversi giocatori bravi, cerchiamo di dare opportunità a seconda della partita.

Noslin ancora finto nove oppure centravanti di ruolo?

Vediamo, è una settimana corta, dobbiamo recuperare qualche giocatore, è una gara che dobbiamo leggere bene.

Quanto inciderà il fattore Bentegodi nella corsa salvezza?

Sabato ho percepito un'energia che la squadra è stata brava a creare ma che il pubblico ha alimentato, la gente che crede sposta, dobbiamo far vedere che questa squadra è pronta a tutto, alla prestazione, alla capacità di stare sempre in partita e di non mollare mai, in questo senso il nostro stadio e i nostri tifosi saranno fondamentali. Ora la Lazio, poi avremo tempo di pensare alle altre.

 

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25 aprile 2024

«Noi dobbiamo essere essenziali». Baroni ricorda così ai suoi l'importanza di essere concreti a questo punto della stagione durante la conferenza in vista del match di sabato 27 aprile contro la Lazio (alle 20.45). Il percorso fin qui del Verona sembra essere giunto al momento clou.

«Sono d'accordo», precisa Baroni, «dobbiamo stare sempre dentro la partita con cuore e determinazione. A Roma contro la Lazio dovremo saper difendere, ma anche saper fare la partita». Il mister gialloblu ha poi confermato la disponibilità di Dawidowicz. «Pawel sta bene e può essere convocato"».

Gianluca Tavellin

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