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Barak veste il 10 contro la Scozia. Pawel in panchina

Antonin Barak
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Antonin Barak
Antonin Barak

Oggi in campo. Antonin Barak e Pawel Dawidowicz debuttano agli Europei. Il mondo Hellas alla ribalta. Una gratificazione per l’intero club. Una testimonianza dell’ottimo lavoro svolto dalla società nelle ultime due stagioni. La vetrina continentale è sinonimo di prestigio. Il Verona non metteva piede ad una fase finale degli Europei da oltre vent’anni. L’ultimo rappresentante era stato Martin Laursen nel 2000. Due gialloblù nella stessa competizione continentale non si vedevano invece addirittura dal 1988. Thomas Berthold e Preben Larsen Elkjaer godevano però di ben altro percorso, con un Hellas arrivato in quella stagione addirittura ai quarti di finale di Coppa Uefa. Antonin Barak e Pawel Dawidowicz sono eroi imprevisti. Quasi nessuno avrebbe scommesso su di loro appena un anno fa. Il primo retrocedeva con il Lecce e da troppo tempo era finito fuori dai radar della propria Nazionale. Il secondo si era distinto al massimo come gregario. Poco spazio nello stesso Verona, limitato dall’esplosione di talenti difensivi come Marash Kumbulla e Amir Rrahmani. Dodici mesi dopo il calcio ha premiato la loro tenacia. Furia Ceca L’Hellas ha rilanciato la carriera di Antonin Barak. Calciatore di classe sopraffina che aveva perso la rotta dopo i primi scintillii di Udine. A Lecce aveva parzialmente riacceso i motori in prestito. A Verona però la vera svolta del destino. Un ingresso da leader. Gol, assist e prestazioni sempre da trascinatore. Il ritorno in Nazionale è stato la più dolce delle conseguenze. Nel 2018 il filo si era interrotto. Barak ha riaperto il capitolo Repubblica Ceca a fine 2020. Il Verona lo ha accompagnato verso una nuova fase della propria carriera. Il commissario tecnico Jaroslav Silhavj lo ha messo al centro del progetto tecnico. Un rifinitore ideale esattamente come all’Hellas. Barak sta giocando con la Repubblica Ceca in appoggio alla prima punta di ruolo. Un dieci mascherato capace anche di coprire il campo in fase di ripiegamento. Consegne immagazzinate con Ivan Juric negli ultimi dodici mesi. Oggi potrebbe partire titolare contro la Scozia alle ore 15.00. Un appuntamento a cui arriva probabilmente all’apice del rendimento. La selezione cecoslovacca dovrà inevitabilmente partire forte in un girone di ferro con Inghilterra e Croazia. Gli scozzesi avranno il vantaggio di giocare tra le mura amiche di Glasgow. La storia di Barak invita però ad essere ottimisti. Il classe 94’ ha spesso risalito la corrente. Un anno fa mai avrebbe immaginato di debuttare agli Europei. Quel giorno invece è arrivato. La Lezione di Pawel La rincorsa di Pawel Dawidowicz è stata ancora più sorprendente. Il suo rapporto con la Polonia si era fermato al 2015 ad una manciata di minuti contro la Repubblica Ceca. Da lì il difensore non era più stato preso in considerazione. Dawidowicz ci aveva anche messo del proprio. Dopo un passaggio alla seconda squadra del Benfica, ha risalito la china ripartendo dall’Italia. Una grande stagione a Palermo, prima di due anni da alternativa con l’Hellas. La sua tenacia però è stata proverbiale. Allenamento dopo allenamento si è preso in un singolo campionato quello che forse aspettava da una carriera intera. Non ha mai perso la bussola. Sul campo si è guadagnato la fiducia di Ivan Juric. Trenta presenze complessive che gli sono valse la chiamata in Nazionale ad oltre cinque anni di distanza dalla prima ed unica volta. Oggi alle 18 dovrebbe partire dalla panchina contro la Slovacchia. Dawidowicz la sua sfida però l’ha ampiamente vinta. Dal paradiso solo sfiorato alle categorie minori fino al ritorno al palcoscenico più ambito. L’Europeo è anche storia di operai del calcio che raggiungono la vetta. L’Hellas Verona oggi farà il tifo per loro. •.

Alessio Faccincani

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