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i voti ai gialloblù

Atalanta-Verona, le pagelle: il capitano non molla mai, Montipò alza il muro

Tutto il Verona sotto il settore ospiti dello stadio di Bergamo: la corsa salvezza resta più viva che mai (Fotoexpress)
Tutto il Verona sotto il settore ospiti dello stadio di Bergamo: la corsa salvezza resta più viva che mai (Fotoexpress)
Tutto il Verona sotto il settore ospiti dello stadio di Bergamo: la corsa salvezza resta più viva che mai (Fotoexpress)
Tutto il Verona sotto il settore ospiti dello stadio di Bergamo: la corsa salvezza resta più viva che mai (Fotoexpress)

Le pagelle di Atalanta-Verona, finita 2-2.

7,5 Lazovic - Il capitano merita il gradino più alto del podio. Sfortunato a Cagliari, bravo nel mettere Bonazzoli davanti al portiere col Genoa, al Gewiss segna la rete della riscossa. Il suo è un colpo di biliardo quando altri giocatori avrebbero cercato la potenza.

7 Montipò - Lorenzo torna Magnifico anche se dopo due gol. Il portiere sembra non avere colpe nemmeno sulla prima rete di Scamacca. Già nel primo tempo tiene a galla l’Hellas ma nella ripresa sembra avere un conto aperto con Miranchuk. Si esibisce in due parate straordinarie per la disperazione dell’attaccante della Dea.

6,5 Magnani - Forse pure lui ha un pizzico di responsabilità sul buco in mezzo in occasione della galoppata di Ederson ma è senza dubbio il più positivo dei due centrali. Essenziale quando getta la palla in tribuna.

6 Dawidowicz - Ederson passa tra lui e Dani Silva, anche se il più sorpreso è il portoghese. Sempre dinoccolato e mai pulito negli interventi. Si mette come un soldatino al servizio di Baroni. Sufficiente.

6,5 Centonze - Nel secondo tempo mette in difficoltà Ruggeri, tra i migliori dell’Atalanta. Confeziona un cross tagliato dalla trequarti in modo forte e secco sul quale si avventa Noslin. Un gol bello da rivedere mille volte.

6,5 Cabal - Qualche errorino? Certo ma pure novanta minuti di corsa, fisicità e potenza al servizio dell’Hellas. Chi passa dalle sue parti assaggia i suoi tacchetti. 

6 Dani Silva - Non era facile sostituire Duda, soprattutto senza Serdar. Come gran parte dei propri compagni rinasce letteralmente nei secondi quarantacinque minuti di gioco. Lotta alla pari con Pasalic.

6 Folorunsho - Non è facile per il gigante gialloblù ritrovarsi distante dall’area di rigore e combattere col centrocampo di una delle squadre più in forma d’Europa. Da 5 la prima mezz’ora, da 7 il secondo tempo. 

5,5 Suslov - Non sembra entrare in partita sino a quando non scaglia con la forza della disperazione un sinistro verso Carnesecchi. Quel tiro sa di liberazione e lo accompagna verso una discreta ripresa. Il suo errore sulla prima rete però è davvero grossolano.

7 Noslin - Forza, velocità e rabbia. Qualità che mettono in difficoltà Hien e Toloi. Baroni lo mette di qua e di là. La rete poi è bellissima e fondamentale. Bravo Sogliano hai pescato bene con questo ragazzo.

6,5 Bonazzoli - Alla fine quando Baroni lo toglie, vorrebbe ucciderlo. Il gesto di rabbia ci sta, eccome. Gioca una partita di grande utilità e volontà. Pulisce i palloni obriobosi del primo tempo e inizia la ripresa alla grande. A fine gara il diesse Sean Sogliano lo consola e rincuora.

6 Swiderski - Il polacco entra bene. Si fa apprezzare per alcune giocate da equilibrista che catturano palloni fondamentali per dare respiro alla difesa. E’ anche pericoloso nell’azione che porterà al tiro finale Noslin. Positivo.

 6 Mitrovic - Il contatto con Lookmann è da rivedere. Manata potente del nerazzurro per fermare la vera staffetta di Lazovic. Stefan entra con personalità e voglia di fare bravo.

6 Vinagre - Pure il potoghese non fa rimpiangere i titolari. Si sistema a sinistra e rende la vita dura ad Hateboer.

S.V. Coppola -Troppo poco in campo.

S.V. Tchatchoua - Idem.

6,5 Baroni - Meriterebbe 7 ma l’affrettata sostituzione di Bonazzoli non l’abbiamo capita. Bravo a rimotivare il gruppo dopo il ko col Genoa e dopo i risultati positivi delle altre. Chissà quali corde ha toccato negli spogliatoi per riuscire ad avere una reazione di tal misura. Adesso testa all’Udinese. Bravo nel cambiare modulo all’intervallo della partita.

Gianluca Tavellin

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