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calcio d'inizio alle 18

Hellas con i cerotti: a Bergamo conta solo non perdere

L’Atalanta vuole riprendere la corsa verso un posto in Europa. Zaffaroni: «Servono voglia, motivazioni e grandissima attenzione»
A caccia della A Djuric qui impegnato col Bologna guiderà anche oggi l’attacco gialloblù FOTOEXPRESS
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A caccia della A Djuric qui impegnato col Bologna guiderà anche oggi l’attacco gialloblù FOTOEXPRESS

Basta scaramanzia. Marco Zaffaroni ha ritrovato la parola pre-gara. Era da un mese che non accadeva. Lo fa, questo gli fa onore, nel momento più duro. Duda stagione finita, Dawidowicz forse in campo per l’ultima giornata e Lasagna non ancora recuperato. E poi Verdi, Magnani da valutare. Hellas in emergenza quindi.

Le sarebbe piaciuto giocare in contemporanea con lo Spezia?

Sì, anche se dobbiamo essere bravi ad andare oltre questi discorsi. La realtà è quella che è e non quella che vorremmo che fosse. Affrontiamo una squadra forte, che insegue i propri obiettivi: serviranno grande attenzione e grande voglia, il focus deve essere solo questo.

Ci fa il punto sugli infortunati?

Da valutare le situazioni di Verdi, Magnani e Lasagna. Si tratta di problemi muscolari di entità non elevatissima, ma non possiamo nemmeno forzare. A inizio settimana si sono allenati a parte, da giovedì sono stati riaggregati al gruppo. Stabiliremo se potranno essere a disposizione oppure no, soltanto all’ultimo momento.

Che Verona dobbiamo aspettarci?

Dovremo fare una gara di grande attenzione e intensità. L'unica variazione, in alcune gare, è stato il momento in cui andare ad aggredire l'avversario: a volte dare profondità a certi giocatori può essere pericoloso, ad esempio. Dovremo avere umiltà e coraggio: è una tappa del nostro percorso, l'obiettivo è che al termine della gara ogni giocatore abbia dato il massimo".

Ci saranno molti tifosi, e sarà chiusa la loro Curva.

"Deve esserci la consapevolezza del percorso che è stato fatto. Avevamo un obiettivo ben preciso: mantenere questa categoria, che passava attraverso obiettivi intermedi come rientrare nel campionato, provare a starci dentro e rimanere in gioco fino all'ultima giornata. Oggi siamo in linea con quello che ci eravamo prefissati, in un percorso molto complicato: abbiamo inserito giovani interessanti, in un contesto però totalmente nuovo, e molti di loro venivano da periodi di inattività. Dobbiamo essere soddisfatti di quanto abbiamo fatto, sapendo che ora avremo tre gare decisive. Dovremo tirare fuori tutte le energie fisiche e mentali per affrontarle al meglio. Domenica c'era insoddisfazione, ed è comprensibile, ma dipende sempre dalle aspettative: il tre dicembre avremmo firmato per arrivare a questo punto in queste condizioni. Dopo Lecce, invece, poteva esserci la tentazione di salvarsi anche in anticipo... Bisogna riconoscere quello che è stato fatto, ma ora arriva il momento cruciale: l'obiettivo dev'essere dare il massimo.

La vittoria dello Spezia sull'Inter è stato un colpo. Condizionamento che rischia di ripetersi il successo ligure sul Milan?

In questo momento diventano decisive queste dinamiche, che sono prettamente mentali. Quando affrontammo il Monza dopo Spezia-Inter avevamo riconosciuto questo aspetto e avevamo sottolineato l'esigenza di non farci condizionare da queste cose. Dobbiamo essere forti mentalmente.

Che Dea vi aspettate? Possiamo dire che c'è ottimismo per Verdi e Magnani?

È difficile dire se giocheranno. L'Atalanta è una realtà importante, negli ultimi anni è stata una protagonista assoluta. Sarà una gara difficile: loro si conoscono a memoria e hanno grandi individualità, ma dovremo essere bravi a pensare solo a giocare.

Gianluca Tavellin

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