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Notte di terrore per l'ex attaccante dell'Hellas

Banditi armati rapinano Luca Toni in casa: con lui c'erano anche i figli

Notte di terrore per l'ex attaccante dell'Hellas
Luca Toni al Bentegodi
Luca Toni al Bentegodi
Luca Toni in gialloblù

MODENA (ITALPRESS) - Serata di grande paura per Luca Toni. Il campione del mondo, 48 reti con l'Hellas fra il 2013 e il 2016, mentre si trovava nella sua villa di Montale, frazione di Castelnuovo Rangone, alle porte di Modena, è stato aggredito da tre malviventi mentre era in casa con i bambini. Mascherati e con le pistole in pugno i banditi gli hanno ordinato di consegnare tutti i valori. Sono stati momenti di terrore ma gli aggressori non hanno fatto del male ai bambini. Si sono mossi nella tarda serata di giovedì: uno in auto col motore acceso e tre a fare irruzione nella villa, dove hanno preso un bottino ancora non quantificato, prima di dileguarsi nella notte. Per tutta la giornata di ieri gli inquirenti sono andati e tornati dalla villa, cercando impronte, capelli, tracce biologiche per catturare il Dna. La villa di Montale già nel 2008 era stata presa d’assalto dai ladri, ma in quell’occasione non c’era nessuno in casa. Nel bottino monili d’oro e oggetti di valore, ma non alcuni trofei come la Scarpa d’oro come miglior bomber della stagione 2005-06 e la medaglia d’oro conquistata ai Mondiali 2006.

 

Toni ha affidato a un post su Instagram il suo racconto. «Siccome sta circolando la notizia - scrive l’ex attaccante - volevo comunicare che giovedì sera tra le 19,30 e le 21,30 ho subito una rapina in casa da parte di tre malviventi che indossavano passamontagna e armi. La cosa che conta di più è che la mia famiglia stia bene, non ci hanno fatto del male pur avendo subito tutti un bel trauma e un forte spavento. Dispiace anche il fatto che i malviventi mi abbiano portato via beni preziosi ma soprattutto affettivi. A seguito della rapina sono intervenute le forze dell’ordine probabilmente chiamate dai vicini insospettiti da una macchina in movimento nella mia via; la vigilanza non si è accorta di nulla. Chiedo rispetto e privacy per me e la mia famiglia in questo momento. Grazie a tutti».

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