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Il ds di Brescia in pole per l'Hellas

All'Olimpico l'ultima di D'Amico. Marroccu, il nuovo che avanza

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Francesco Marroccu, possibile ds al posto di D'Amico
Francesco Marroccu, possibile ds al posto di D'Amico
Francesco Marroccu, possibile ds al posto di D'Amico
Francesco Marroccu, possibile ds al posto di D'Amico

L’ultima di Tony D’Amico, aspettando Francesco Marroccu. Lo scenario del momento propone questo passaggio di testimone tra direttori sportivi. Tony era alla sua ultima con l’Hellas. Lascerà un vuoto cosmico, visti i colpi di mercato, i successi, le visioni, le grandi intuizioni che gli hanno permesso di essere uno degli assoluti protagonisti del capolavoro Hellas dell’ultimo triennio. Lo aspetta l’Atalanta, ruolo prestigioso all’interno dell’area tecnica nerazzurra. Da Bergamo spifferano: D’Amico dovrebbe curare il mercato nazionale con gli occhi sul futuro. Il resto è già storia.

Francesco Marroccu, cagliaritano classe ’66, è finito i pole position per il dopo D’Amico. Una lunga militanza al fianco di Massimo Cellino, con il quale sta condividendo l’avventura al Brescia. I lombardi sono ancora in corsa per la promozione. Ma la strada si è fatta in forte salita. Nell’andata della semifinale giocata con il berlusconiano Monza, il Brescia di Genio Corini ha perso in casa di misura (1-2). E stasera, alle 21, dovrà ribaltare i destini di un confronto delicatissimo. Solo alla fine dei giochi che vedono coinvolta la Leonessa, si potrà parlare in maniera serie di Marroccu al Verona. Contratto pluriennale, la necessità di trovare subito feeling con Tudor, che al momento resta l’allenatore deei gialloblù. Marroccu ha maturato ormai esperienza ultra ventennale nel mondo del calcio.

Gli inizi alla Nuorese, poi il lungo percorso professionale al Cagliari, con Cellino, dove ha ricoperto il ruolo di direttore sportivo e direttore generale. Pure un intermezzo ad Ascoli (una sola stagione). E le esperienze dal respiro internazionale al Leeds e al Sagan Tosu, club giapponese quest’ultimo, allenato da una vecchia conoscenza del calcio veronese: Massimo Ficcadenti. Marroccu è stato direttore anche al Genoa. Adesso al Brescia. Prima con Pippo Inzaghi, poi con Genio Corini. Un unico obiettivo: riportare nella massima serie i lombardi. Impresa difficile ma non impossibile.

Di Marroccu all’Hellas si è parlato in maniera insistita soprattutto negli ultimi tre giorni. In secondo piano sono finiti Accardi (Empoli) e Faggiano (Sampdoria). Al club di Maurizio Setti era stato accostato anche Petrachi, ultima esperienza professionale alla Roma. Ma Marroccu sembra avere superato tutti. La verità? Già dai primi giorni della prossima settimana quando la serie A avrà chiuso i battenti, tenendo conto che molto dipenderà anche dal percorso del Brescia.

Altre news? Setti lavora per trattenere Tudor, e questo non è certo un mistero. Non dovesse restare Igor, con l’arrivo di Marroccu all’Hellas, potrebbe finire in pole per la sostituzione del tecnico croato Pippo Inzaghi, esonerato a stagione in corso proprio al Brescia. Ma questo è uno dei tanti scenari possibili, di una storia che andrà raccontata passo dopo passo. Di sicuro c’è solo l’addio di D’Amico. Ultime tre stagione straordinarie con i suoi colpi e la guida di Juric e Tudor. La notte romana potrebbe avere segnato la fine di un ciclo di grandissimo valore. E non si sa ancora se potrà essere addirittura rivoluzione Hellas. Nel nome di Setti. Forse di Marroccu.

Simone Antolini

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