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Hamilton re di Spagna Ferrari giù dal podio

Successo numero 98  in carriera, al GP di Spagna, per il pilota britannico Lewis Hamilton
Successo numero 98 in carriera, al GP di Spagna, per il pilota britannico Lewis Hamilton
Successo numero 98  in carriera, al GP di Spagna, per il pilota britannico Lewis Hamilton
Successo numero 98 in carriera, al GP di Spagna, per il pilota britannico Lewis Hamilton

Lewis Hamilton padrone assoluto della F1. Partito male al gp di Spagna, quarta prova del mondiale, il britannico dà una ennesima impressionante prova di forza, dimostrando non solo che la sua Mercedes è la macchina migliore, cosa che già si sapeva, ma anche che lui è il più forte, e il suo team domina anche nelle strategie di gara. Hamilton ha trionfato dopo una favolosa rimonta, davanti all’olandese Max Verstappen, su Red Bull, il rivale per ora più agguerrito, e al compagno Valtteri Bottas. Charles Leclerc con la Ferrari è stato bravo ad agguantare il quarto posto, ma sul lunghissimo rettilineo del Montmelò a Barcellona, non ha potuto nascondere la vulnerabilità della sua rossa in potenza e velocità. L’altro ferrarista Carlo Sainz ha chiuso settimo. Appena 13/o Sebastian Vettel con l’Aston Martin, peggio l’altro ex campione iridato Fernando Alonso con l’Alpine, finito al 17/o posto. La corsa era cominciata con un fulmineo scatto di Verstappen, che dal secondo posto in griglia ha beffato Hamilton ed è fuggito via. I due hanno fatto il vuoto alle loro spalle e duellato a lungo, vicinissimi, senza che Hamilton riuscisse mai a passare davanti. Poi la Mercedes decide di fare il doppio pit stop, al contrario della Red Bull ferma su uno. Sembra una strategia suicida per il campione del mondo, che a 23 giri dal termine (su 66) esce dai box addirittura con 23« di ritardo. Invece, cambio gomme azzeccato e recupero prodigioso, la Mercedes vola, e a sei giri dalla fine il sorpasso capolavoro di Hamilton. «È stato un azzardo, ma ho capito che avevo il passo ed è andata bene» dirà lui. «La partenza è stata al limite, la Red Bull è partita benissimo. Poi è cominciata la caccia da parte mia, sono rimasto dietro; quando sono rientrato dopo la seconda sosta ho dovuto recuperare più di 20 secondi. È stata la strategia ad aiutarmi, non era quella prevista. Un lavoro fantastico da parte di tutto il team». Risultato: 98/a vittoria in carriera per il britannico, dopo la 100/a pole di sabato, sesto successo al Montmelò. E primato consolidato nella classifica iridata con 94 punti, davanti a Vertsappen con 80 e Bottas 47. Sconsolato e deluso Verstappen che aveva fatto un gara perfetta, accarezzando il sogno di portare la Red Bull per prima al traguardo con un solo cambio gomme, dopo aver tenuto testa al britannico, impedendogli il sorpasso per quasi tutta la gara. Ma non era giornata e l’olandese l’ha capito al 24mo giro, con una disastrosa sosta ai box, dove ha perso oltre 4 secondi. «Avessimo fatto un altro tipo di sosta, forse poteva andare meglio» dice lui, ammettendo però che si aspettava il sorpasso finale di Hamilton, «me l’aspettavo», confessa, «ma non potevo fare più molto, già faticavo con le gomme. Loro oggi avevano molto più passo di noi». Ma il pensiero ormai è già alla quinta prova stagionale, il gp di Montecarlo il 23 maggio. Il circuito cittadino del Principato potrà fornire indicazioni precise sulla possibile egemonia Mercedes.•.

MONTMELÒ (Spagna)

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