<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Serie C. Primo bilancio del pre-campionato

Gigi Fresco guarda al futuro: «Virtus, la strada è giusta. Ma ti vorrei più cattiva»

.
Gigi Fresco, al passo con i programmi per la Virtus (fotoExpress)
Gigi Fresco, al passo con i programmi per la Virtus (fotoExpress)
Gigi Fresco, al passo con i programmi per la Virtus (fotoExpress)
Gigi Fresco, al passo con i programmi per la Virtus (fotoExpress)

Bicchiere più pieno che vuoto, anche se il bilancio è assai parziale. Quasi un mese al gong della Serie C, giudizi sospesi e cantieri aperti ovunque. Gigi Fresco vede tanto di buono, dopo aver vissuto così tanta Lega Pro l’occhio è ancora più profondo ma anche più elastico. Col giusto valore al tempo, zero ansia, la necessaria consapevolezza di quanto s’è seminato anche nel lungo periodo.

La ripresa domani pomeriggio, dopo le fatiche di Mezzano di Primiero e quattro amichevoli. La prossima sabato pomeriggio, a Veronello, contro il Pordenone. Adesso è il momento di tirare le prime somme. Pure provando ad andare oltre. «È stato un ritiro positivo», la prima fotografia di Fresco. «Abbiamo lavorato bene riuscendo anche a contenere gli infortuni che all’inizio della stagione rappresentano sempre una vera e propria variabile. Invece è andata piuttosto bene. Nalini ha ancora qualche fastidio, Casarotto un problema ad un adduttore. Cose di poco conto, li aspettiamo».

 

Dovesse definire la nuova Virtus con un aggettivo?

Mi piacerebbe fosse più aggressiva e più intensa. L’ho sempre immaginata così, fin dall’inizio.

 

Quanto manca per arrivarci?

Abbiamo appena iniziato, impensabile naturalmente pretendere di essere già a regime. I dati dei test all’Isokinetic vanno migliorati. Lo spazio c’è, per accrescere prima di tutto il nostro livello di performance. Bisogna solo continuare a lavorare.

 

Quando si aspetta cominci il campionato?

Nel weekend della prima di settembre, dovremmo partire in quei giorni. Leggermente in ritardo rispetto al 28 agosto ma non è un problema. Anzi, questo ci permetterà di continuare ad allenarci per crescere ulteriormente e farci trovare ancor più pronti per la prima giornata.

 

La grande favorita del girone?

Direi il Vicenza, prima di tutto. C’è pure il Padova, ma non sarà facile dopo due finali di playoff arrivare ancora una volta così lontano.

 

Il Pordenone di Di Carlo?

Di certo ha valori, ma rispetto ad altre piazze non ha tutto questo obbligo di dover inseguire per forza la B. Questo alla lunga potrebbe rivelarsi uno svantaggio.

 

Le più belle sorprese del ritiro?

Finora Sinani ha fatto cose importanti, così come tutti gli altri giovani che abbiamo preso. Casarotto prima di fermarsi aveva mostrato buone cose, Ruggero è giocatore di personalità e di tecnica. Per adesso questi soprattutto, adesso vediamo gli altri.

 

Che peso avrà Gomez?

Intanto ora sta bene, dopo aver avuto qualche rallentamento nella prima fase di preparazione. Deve prendere solo il giusto ritmo adesso. Gomez ha personalità, è tecnico, è intelligente. Credo tanto in lui. Quando ce lo siamo trovati contro ci ha sempre messi in difficoltà, facendo gol o assist. Quindi incidendo puntualmente sulla partita.

 

Meglio avercelo dalla propria parte, insomma.

Quando dovevo incontrare la sua squadra mi auguravo sempre che non ci fosse, a voler essere sinceri.

 

Peserà, e quanto, la partenza di Pellacani?

Perdiamo parecchio, Pellacani ha segnato anche cinque gol e quindi inciso non solo dietro. Ma Faedo ha fatto molto bene anche l’anno scorso e fra i giovani abbiamo pure Munaretti e Ruggero. In più Daffara è una sicurezza e Cella l’anno scorso è stato probabilmente il giovane difensore più interessante del campionato. Tanto che lo volevano tutti.

 

Pareva che Pellacani potesse andare anche oltre la Serie C. E invece...

Lo credevo anche io, pensavo potesse salire fino alla Serie B. Invece niente, ha avuto solo interessamenti da società di Lega Pro. Anche per Lonardi qualcosa c’è stato ma la verità è che il mercato è stato parecchio ingessato.

 

Cosa serve ancora alla Virtus?

Probabilmente un esterno, per il resto potremmo anche essere a posto così.

 

Di un altro attaccante non c’è bisogno?

Secondo me anche no. Oggi ne ho cinque per due posti, in più là davanti posso anche mettere Nalini. Vediamo, già così però le alternative le abbiamo.

 

Il prossimo passo?

Avere Nalini a pieno servizio, quando starà bene potrà davvero darci molto.

Alessandro De Pietro

Suggerimenti