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PROGETTO PILOTA

Circolo Tennis Scaligero, sport e socialità in campo per combattere l'autismo

È stato presentato ieri mattina al Circolo Tennis Scaligero il progetto Tennis e autismo, promosso dall'Associazione Ippocampo, guidata dal professor Leonardo Zoccante. Saranno Lorenzo, Samuele, Giacomo, Manuel, Angelica e Leonardo i sei ragazzi che prenderanno parte al progetto sperimentale che li vedrà coinvolti da aprile a luglio al circolo di viale Colombo.

«Il tennis favorisce la sincronizzazione delle persone con disturbo del neurosviluppo - ha spiegato Zoccante, il professore della neuropsichiatria infantile dell'Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona. - Lavoreremo sul controllo della racchetta, della pallina, andando a migliorare la prestazione motoria e sociale. Oggi il numero di persone con disturbo del neurosviluppo è in aumento: si registra un caso ogni settantasette nascite e abbiamo il dovere di aiutarli».

Il progetto pilota sarà affiancato dalla psicoterapeuta Sara Sabaini. «Solleciteremo tutte le competenze delle macro aree non integrate, grazie allo sport del tennis e all'attività motoria-relazionale - dice -. Si lavorerà sulla costruzione del rapporto con l'insegnante e con i compagni. Con il professore ci siamo posti obiettivi concreti per aiutare i bambini nel loro inserimento all'interno del gruppo».

Sarà Tasinato, iscritto al corso di Laurea in scienze delle attività motorie dell'Università di Verona con qualifica d'istruttore, a seguire i giovani. «Per me è una grande opportunità e sono sicuro che oltre all'attività che andremo a svolgere, saranno i piccoli atleti a regalarmi grandi insegnamenti! Il 9 aprile è stato fissato il primo incontro in campo». Ci sarà con loro anche Carlo Piccoli di VK Event che sostiene l'iniziativa. «Ringrazio il Ct Scaligero che ha subito accolto la richiesta e ha messo a disposizione i campi e il personale affinché il corso si potesse realizzare. Prenderò parte personalmente al corso sarà un momento di grande arricchimento». «Il tennis è un gioco per tutti - conclude Vassanelli, portavoce del Circolo - e quest'iniziativa è un segnale importante di sensibilizzazione che abbatte le distanze sociali». 

Alessandra Marconi

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