6 SILVESTRI. Il portierone ingaggia un duello personale con Deulofeu e in generale con tutta l’Udinese. La parata su Walace equivale a neutralizzare un rigore di Ronaldo, fate voi se il portoghese o il “Fenomeno”. L’infortunio della ripresa con quella mano nemica che corregge in gol il cross dell’ex milanista gli abbassa notevolmente il voto 6 DAWIDOWICZ. Per lui è consigliabile un giro in qualche santuario. Si fa sempre male ed è costretto ad uscire. Diligente sulla destra è bravissimo nel finale di primo tempo su Deulofeu. 5,5 GUNTER. Traballa più del dovuto contro il gigante Llorente. Non può esprimersi in uscita con la palla al piede. 5 DIMARCO. Forse non è neppure colpa sua ma non può, almeno al momento, fare il terzino.Attaccato diventa l’anello debole dell’Hellas. Peccato perchè resta quello con la condizione fisica migliore 6 FARAONI. Il capitano è molto attento sulla fascia di sua competenza. Disputa un’ottima seconda frazione tanto che va vicino pure alla marcatura. Il cartellino giallo appare gratuito. Non sarà in campo con il Parma 6 TAMEZE. Lotta e cattura molti palloni. Nel primo tempo viene coinvolto nel grigiore generale della squadra. Non calcia in porta con la dovuta cattiveria a metà ripresa. Un peccato perchè aveva la palla del possibile 0 a 1. 5 LAZOVIC. Sarà l’infortunio, sarà la positività al Covid ma il serbo è un oggetto misterioso rispetto alla passata stagione. D’accordo la lucidità nell’andare a coprire quand’è fuori un compagno ma non riesce più a fare l’uomo e viene sorpreso in fase difensiva. 5 LASAGNA. Tocca forse due palloni in tutto il primo tempo. Non assistito dai compagni è avulso dal gioco. Non si può parlare d’emozione del ritorno perchè si trova a fare la doccia senza colpe. 5 KALINIC. C’è poco da fare una punta della sua esperienza e del suo pedigree un colpo lo deve battere, indipendentemente che la squadra sia in giornata negativa. 6 ZACCAGNI. Ci prova Zac. Sterza, crossa e cerca qualche strappo sulla sinistra. Ammonito viene tolto precauzionalmente da Juric. Domenica non sarà in campo col Parma. 6 LOVATO. Entra con buona autorità. Si sgancia pure sulla destra. La sua parte la fa. 6 ILIC. Meriterebbe un sei più. Non arriva però ai livelli di Barak. Bravo nell’interpretare almeno mezz’ora del secondo tempo. Non era facile contro la metacampo dell’Udinese. 5,5 MAGNANI. Subentra e toglie l’aria a Llorente. Il voto insufficiente è per due ciabattate. La prima innocua in attacco, la seconda, purtroppo, decisiva nel raddoppio dei padroni di casa 6 BESSA. Il voto è di incoraggiamento e perchè resta giocatore tecnico. Accarezza con la suola la palla prima di porgela a Tameze che non ha la sua castagna di destro. Peccato SV COLLEY. 5 JURIC. Ci tremano un po’ le mani a giudicare insufficiente l’uomo della provvidenza del Verona. Eppure questa è la valutazione. Se non ci fosse stato Silvestri nel primo tempo, si rischiava la goleada. Perchè intestardirsi con Dimarco terzino? Perchè non scegliere tra lui e Lazovic? Perchè non scegliere tra Kalinic e Lasagna? Se doveva essere l’inizio di una nuovo ciclo, più di una cosa non ha funzionato. Lo scriviamo col massimo rispetto e con la giusta ammirazione per un tecnico che sta riscrivendo la storia moderna del Verona 5,5 SANTORO. Qualche fischio a vanvera e qualche ammonizione così così. ma è ancora giovane: imparerà.