<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Silvestri tra errori e prodigi L’ex Barak è il solo a osare

Prova sufficiente per Zaccagni, ma senza brillare come in altre occasioni FOTOEXPRESS
Prova sufficiente per Zaccagni, ma senza brillare come in altre occasioni FOTOEXPRESS
Prova sufficiente per Zaccagni, ma senza brillare come in altre occasioni FOTOEXPRESS
Prova sufficiente per Zaccagni, ma senza brillare come in altre occasioni FOTOEXPRESS

6 SILVESTRI. Il portierone ingaggia un duello personale con Deulofeu e in generale con tutta l’Udinese. La parata su Walace equivale a neutralizzare un rigore di Ronaldo, fate voi se il portoghese o il “Fenomeno”. L’infortunio della ripresa con quella mano nemica che corregge in gol il cross dell’ex milanista gli abbassa notevolmente il voto 6 DAWIDOWICZ. Per lui è consigliabile un giro in qualche santuario. Si fa sempre male ed è costretto ad uscire. Diligente sulla destra è bravissimo nel finale di primo tempo su Deulofeu. 5,5 GUNTER. Traballa più del dovuto contro il gigante Llorente. Non può esprimersi in uscita con la palla al piede. 5 DIMARCO. Forse non è neppure colpa sua ma non può, almeno al momento, fare il terzino.Attaccato diventa l’anello debole dell’Hellas. Peccato perchè resta quello con la condizione fisica migliore 6 FARAONI. Il capitano è molto attento sulla fascia di sua competenza. Disputa un’ottima seconda frazione tanto che va vicino pure alla marcatura. Il cartellino giallo appare gratuito. Non sarà in campo con il Parma 6 TAMEZE. Lotta e cattura molti palloni. Nel primo tempo viene coinvolto nel grigiore generale della squadra. Non calcia in porta con la dovuta cattiveria a metà ripresa. Un peccato perchè aveva la palla del possibile 0 a 1. 5 LAZOVIC. Sarà l’infortunio, sarà la positività al Covid ma il serbo è un oggetto misterioso rispetto alla passata stagione. D’accordo la lucidità nell’andare a coprire quand’è fuori un compagno ma non riesce più a fare l’uomo e viene sorpreso in fase difensiva. 5 LASAGNA. Tocca forse due palloni in tutto il primo tempo. Non assistito dai compagni è avulso dal gioco. Non si può parlare d’emozione del ritorno perchè si trova a fare la doccia senza colpe. 5 KALINIC. C’è poco da fare una punta della sua esperienza e del suo pedigree un colpo lo deve battere, indipendentemente che la squadra sia in giornata negativa. 6 ZACCAGNI. Ci prova Zac. Sterza, crossa e cerca qualche strappo sulla sinistra. Ammonito viene tolto precauzionalmente da Juric. Domenica non sarà in campo col Parma. 6 LOVATO. Entra con buona autorità. Si sgancia pure sulla destra. La sua parte la fa. 6 ILIC. Meriterebbe un sei più. Non arriva però ai livelli di Barak. Bravo nell’interpretare almeno mezz’ora del secondo tempo. Non era facile contro la metacampo dell’Udinese. 5,5 MAGNANI. Subentra e toglie l’aria a Llorente. Il voto insufficiente è per due ciabattate. La prima innocua in attacco, la seconda, purtroppo, decisiva nel raddoppio dei padroni di casa 6 BESSA. Il voto è di incoraggiamento e perchè resta giocatore tecnico. Accarezza con la suola la palla prima di porgela a Tameze che non ha la sua castagna di destro. Peccato SV COLLEY. 5 JURIC. Ci tremano un po’ le mani a giudicare insufficiente l’uomo della provvidenza del Verona. Eppure questa è la valutazione. Se non ci fosse stato Silvestri nel primo tempo, si rischiava la goleada. Perchè intestardirsi con Dimarco terzino? Perchè non scegliere tra lui e Lazovic? Perchè non scegliere tra Kalinic e Lasagna? Se doveva essere l’inizio di una nuovo ciclo, più di una cosa non ha funzionato. Lo scriviamo col massimo rispetto e con la giusta ammirazione per un tecnico che sta riscrivendo la storia moderna del Verona 5,5 SANTORO. Qualche fischio a vanvera e qualche ammonizione così così. ma è ancora giovane: imparerà.

Suggerimenti