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Semper rialza il muro Chievo, farti gol adesso è un’impresa

Adrian Semper, 22 anni, sta disputando la sua terza stagione con la maglia del Chievo FOTOEXPRESSSemper a Monza su Mota Carvalho: non si passa
Adrian Semper, 22 anni, sta disputando la sua terza stagione con la maglia del Chievo FOTOEXPRESSSemper a Monza su Mota Carvalho: non si passa
Adrian Semper, 22 anni, sta disputando la sua terza stagione con la maglia del Chievo FOTOEXPRESSSemper a Monza su Mota Carvalho: non si passa
Adrian Semper, 22 anni, sta disputando la sua terza stagione con la maglia del Chievo FOTOEXPRESSSemper a Monza su Mota Carvalho: non si passa

Se occorre, una mano sulla vittoria ce la mette volentieri anche lui. E non si tratta per forza di una metafora. Dietro il quarto «clean sheet» del campionato del Chievo - al di là dei meriti complessivi del reparto difensivo e dell’abilità della squadra intera nell’interpretare la copertura - si scorge infatti sempre più nitidamente la sagoma lunga di Adrian Semper, oggi solido e maturo oltre ogni ragionevole dubbio. Per lui un solo gol incassato in 450’ di campo, recuperi esclusi. Per lui un paio di interventi determinanti tra la sfida di Monza e quella di sabato, in casa contro il Cosenza. Per lui il conforto della statistica, che lo elegge di fatto miglior specialista del ruolo, tra i cadetti, a conclusione della sesta giornata. IMPERFORABILI. Le uniche tre reti prese dal Chievo in questa prima fase del torneo - mezzo gol di media ogni 90’ - vanno prima di tutto ascritte ai meriti di Alfredo Aglietti e del suo staff. La storia ormai è nota: la... corta estate calda, quella bloccata tra i trascorsi playoff e l’avvio della nuova regular season, non è servita solo a digerire i bocconi amarissimi di Spezia o a combattere il virus, ma anche a perfezionare i nuovi meccanismi di squadra, peraltro assai rinnovata. Il 2-0 al Cosenza, al netto delle legittime difficoltà incontrate nel superare un’avversaria piuttosto spinosa, hanno ribadito quanto sia complicato scalfire gli equilibri dei gialloblù. Sempre propositivi, molto difficilmente in affanno. Anche oltre le assenze (l’altro giorno mancavano tra gli altri Obi, Giaccherini, Viviani, Di Noia, Bertagnoli, Vaisanen) e - appunto - l’impiego di giocatori pescati negli ultimi due, tre mesi come Mogos, Gigliotti, Ciciretti, Palmiero, Fabbro oltre ai subentrati Canotto e Margiotta. Insomma, il gruppo ha ben assorbito i concetti e la sintesi, sul campo, risulta così più che apprezzabile. THE WALL. Ovvio che anche Semper non possa che trarre giovamento dal contorno di generale benessere. Partecipazione ordinaria, la sua, nei confronti di Pescara (al di là di una puntuale uscita su Busellato e Galano) e di Reggio Emilia (esitazione iniziale con tanto di pseudo-gol fantasma ma anche respinta doc su Lunetta lanciato verso la porta). Ancora meno tangibile il suo operato contro il Brescia, tenuto con successo lontano dalla sua area dai compagni di squadra. Il punto esclamativo il croato l’ha messo allora sugli ultimi due exploit, quelli che hanno allungato a quattro la striscia fortunata del Chievo. Rileggere per credere: dieci giorni fa, al Brianteo, Semper ha appena subito il primo (e finora unico) gol del suo campionato sul rigore trasformato da Boateng, a dispetto della traiettoria intuita e del bel tuffo. Passano pochi minuti e l’irresistibile Mota Carvalho gli si presenta davanti con la palla del bis tra i piedi: Semper sceglie il tempo di uscita perfetto, ci mette il corpo, conserva lo svantaggio minimo. Quello stesso svantaggio minimo sul quale i gialloblù riusciranno poi a edificare la rimonta avviata e completata da Filip Djordjevic. Sabato, al Bentegodi, l’altro prodigio sullo schiaffo di Bittante destinato all’angolo: eccezionale la prontezza di riflessi di Semper con palla sul palo e pericolo scampato. Se il Cosenza - in quel momento sotto 1-0 - avesse trovato il punto del pari, incardinare nuovamente la gara sui binari giusti non sarebbe stato affatto semplice. I NUMERI. Due soltanto i portieri ancora imbattuti in B: si tratta di Saracco (Cosenza) e Lamanna (Monza), che hanno però giocato rispettivamente appena una e due partite. Degli altri ventitrè che hanno finora partecipato al campionato in corso Semper, come premesso, è il meno battuto in rapporto al tempo trascorso in campo. Dietro di lui (un gol ogni 450’) ci sono l’ex gialloblù Bardi del Frosinone (5 partite, 2 gol presi, uno ogni 225’), Lezzerini del Venezia (identica performance) e poi Maniero del Cittadella (un gol ogni 360’ ma in quattro partite anziché cinque). Le statistiche dei singoli come i record di squadra? Chi lo sa? Anche se, a quanto pare, uno tira l’altro... •

Francesco Arioli

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