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Semper e Di Gaudio in salvo Poi c’è pochissima luce

Degli undici di partenza si salva solo Semper, gli altri tutti ad arrancare. Ciciretti soprattutto ma anche Mogos, che così male non aveva mai giocato quest’anno. Un mezzo disastro la notte del derby. In difesa resta a galla Renzetti, crollano i centrali. Soprattutto Gigliotti, ma neanche Rigione è esente da colpe. Soprattutto sul primo gol di Lanzafame. Negativo pure l’attacco, con Margiotta leggermente meglio di De Luca ma sempre in terreno ampiamente insufficiente, così come le ali dove nemmeno Garritano è stato all’altezza. Nemmeno quando Aglietti l’ha accentrato. L’uomo della provvidenza non ha mai inciso. Qualcosa in più ha mostrato Canotto, ancor di più Di Gaudio ormai pronto per un posto da titolare. Gli unici veri guizzi li ha prodotti lui. Il più intraprendente. Spenta la mediana, dove Palmiero s’è salvato con un paio d’iniziative e le solite geometrie, pur parecchio problematiche davanti all’elastico e indemoniato Vicenza. Così così Obi, inibito dalla mediana tosta che s’è trovato davanti. Nemmeno Djordjevic ha prodotto granché, ad esempio quel gol che avrebbe riaperto la contesa infilato invece da Giaccherini quand’era ormai piuttosto tardi. Aglietti ha perso la battaglia con Di Carlo, bravo a bloccare le ali e ad aggredire in avanti togliendo al Chievo il potere del gioco. La sua più grande certezza. •

A.D.P.

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