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«Ragazzi, avanti insieme Il Bottagisio sarà ancora un contenitore di idee»

Andrea Catellani, responsabile del settore giovanile
Andrea Catellani, responsabile del settore giovanile
Andrea Catellani, responsabile del settore giovanile
Andrea Catellani, responsabile del settore giovanile

Il valore del Bottagisio. E delle idee. Avanti come se nulla fosse, o quasi, i ragazzi del Chievo. Dal quotidiano ai progetti a breve e lungo termine. Più forte di restrizioni e chiusure. «Aver fatto tanta Serie A e vissuto a lungo ad alti livelli ci ha permesso di poter fare affidamento su basi assai solide su cui basarci per ripartire. Stiamo riscoprendo in più settori, da quello commerciale a quello tecnico, l’interesse sempre più marcato verso il nostro lavoro. Dal desiderio di affiancarci da parte di partner importanti alle numerose adesioni delle società affiliate che vogliono seguire la nostra metodologia», il primo quadro di Andrea Catellani, responsabile del settore giovanile del Chievo, con fondamenta ora arricchite da più di 35 realtà del territorio e la regia di Lorenzo Bedin, coordinatore tecnico dell’attività di base, al Bottagisio dopo cinque anni di federazione e la scuola illuminata di Maurizio Viscidi alle spalle, a stretto contatto coi più piccoli guidati dalla leggenda Fabio Moro. «Questo momento non facile per nessuno ci ha fatto riscoprire i valori del Chievo. Oltre alla competenza e all’organizzazione che non sono mai mancate. Grazie anche alle intuizioni e all’entusiasmo del presidente Campedelli. «Partire dai primi calci per arrivare in Champions League», lo diciamo sempre a chi ha deciso di sposare il nostro disegno», lo slogan di Catellani, già messo in pratica dal Chievo in una filiera lunga cominciata dal basso e finita col doppio preliminare di Coppa Campioni del 2006 col Levski Sofia. Momento complicato anche per il calcio, ma così è più facile reggere l’urto. E guardare avanti con fiducia. «Abbiamo inoltre la grande fortuna», la fotografia di Catellani, «di avere una struttura come il Bottagisio all’avanguardia a livello nazionale. Nuova e con numerosi spazi. Fin dall’inizio dell’emergenza abbiamo quindi prendere le giuste precauzioni. Con percorsi ad hoc, coi necessari distanziamenti, seguendo tutti i protocolli. Garantendo anche diversi ingressi per non creare affollamenti, dilazionando gli orari delle docce, facendo cambiare una squadra in più spogliatoi, riducendo naturalmente il numero degli allenamenti. E con la mascherina obbligatoria fino al momento di entrare in campo. Il periodo è drammatico, ai ragazzi è stato come dare una mazzata abituati com’erano a dividere la giornata fra la scuola e il calcio. La loro passione, la loro vita. Eravamo partiti molto bene. E così vogliamo continuare, nonostante tutto. Grazie alla nostra casa del Bottagisio, oltre all’eredità che ci ha lasciato il Chievo del passato e che noi oggi abbiamo il privilegio di aver in parte raccolto».

Alessandro De Pietro

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