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Mercoledì da leone Pelobomber prepara il grande rientro

Un 31 per sempre Sergio Pellissier torna in campo tre anni dopo
Un 31 per sempre Sergio Pellissier torna in campo tre anni dopo
Un 31 per sempre Sergio Pellissier torna in campo tre anni dopo
Un 31 per sempre Sergio Pellissier torna in campo tre anni dopo

L’ha presa parecchio sul serio Sergio Pellissier. Allenamenti intensi e pure un po’ di palestra. Tutto normale per chi come lui, ai tempi del Chievo, ad un certo punto ne fece oltre mille di fila. Numeri certificati dai grafici conservati dallo storico preparatore atletico Roberto De Bellis. Sarà titolare mercoledì Pellissier contro il Pozzo B, fascia da capitano attorno al braccio e maglia numero 31. Tutto perfetto, non solo per far riaffiorare la nostalgia. Per di più, dallo stadio Olivieri, pure col Bentegodi sullo sfondo. «Ci sto mettendo il massimo dell’impegno, come sempre. Ma mi raccomando, non aspettatevi il giocatore di una volta. Il tempo passa per tutti, quindi pure per me», l’umile avvertimento di Pellissier, 43 anni domani, col Pozzo in campo dopo quasi tre dalla partita che ha chiuso la sua carriera, il 28 maggio del 2019 in casa del Frosinone dopo aver segnato gli ultimi quattro gol da professionista a Milan, Lazio, Inter e Fiorentina. Non male, prima di salutare la compagnia. Uno dei primi pensieri oggi di Pellissier è di non infortunarsi, senza più i muscoli per alimentare quegli scatti frenetici che sono stati il suo pane quotidiano. «Quel che più mi interessa però è che la gente si diverta. Avevo promesso di giocare una volta almeno. Ed eccomi qua. Mi vedrete diverso, ma sempre mettendocela tutta. Non mi tiro certo indietro», la promessa di Pellissier, da buon presidente sempre attento anche a distribuire i meriti. «La Clivense è fatta di tante grandi persone, tutti volontari. C’è un grande lavoro alle spalle, un bel progetto. È una grande gioia per me. Stiamo lavorando per essere in Serie D fin da subito, ma prima c’è un campionato da vincere», i prossimi passi di Pellissier, ancora a caccia di gol dopo i 112 in Serie A dov’è andato in doppia cifra nel 2006 e poi tre volte di fila fra il 2009 ed il 2011. Pochi rimpianti, a bocce ferme. Se non un paio. «Per come mi sentivo avrei anche potuto continuare per un altro po’. Una stagione di Serie B l’avrei retta, ma chiuso quel ciclo con la retrocessione non mi sembrava giusto rimanere ancora. Soprattutto per quel che mi era stato prospettato, per quel ruolo da direttore sportivo che poi non sono mai riuscito davvero a svolgere. Adesso però voglio solo guardare avanti», la carica di Pellissier, che fra le partitelle in famiglia così come negli esercizi di routine ha già impressionato tutti per intensità e ardore. Come sempre. •. A.D.P.

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