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Lopez alza i giri: «Andremo lontano»

Bruno Martella, tra i punti di forza del Brescia di Diego Lopez
Bruno Martella, tra i punti di forza del Brescia di Diego Lopez
Bruno Martella, tra i punti di forza del Brescia di Diego Lopez
Bruno Martella, tra i punti di forza del Brescia di Diego Lopez

L’eredità fresca di tre gol al Lecce. E la voglia di non fermarsi. Il colpo di Cellino di mandar via in fretta Delneri ha tolto alla serata un tocco di magia, ma il Brescia di nuovo nelle mani di Diego Lopez non sta affatto male. Competitivo anche chiudendo gli occhi, anche senza pezzi grossi come Cistana, Bisoli, Ragusa e Torregrossa. Ha di tutto in casa il Brescia, a partire da due grandi terzini. Là dove spesso ha origine il gioco, come racconta il calcio moderno anche ai livelli più alti. Sabelli da una parte, a vedersela con Garritano. Martella dall’altra, là dove Aglietti ha ampia scelta. «Forte il Chievo con gli esterni, ma anche noi dovremo cercare di far male in fase offensiva», l’ordine di Lopez che da quei due può avere di tutto. Non bastasse Donnarumma, 23 e 25 gol con Empoli e Brescia negli ultimi dua campionati di B con tanto di promozioni, ora Lopez ha ritrovato anche l’impeto di Ndoj che - complice un brutto infortunio - non timbrava il cartellino dal 26 gennaio dell’anno scorso quando fece gol al Padova. Altra freccia velenosissima, come può confermare il Lecce venerdì sera trafitto per due volte dal suo desiderio di rinascita. Lopez può dormire su sette cuscini, senza troppo farsi condizionare dalla seconda gara in quattro giorni. «Se hai i risultati dalla tua parte il tempo conta relativamente, la squadra ha recuperato piuttosto bene. Una alla volta, importante è tenere sempre alta la concentrazione. Ci vuole tenuta fisica ma anche mentale. Anche e soprattutto contro il Chievo, attrezzato e costruito per salire», il punto di Lopez, richiamato per l’ennesima volta in panchina da fedelissimo di Cellino, che l’ha avuto per una vita a Cagliari pure da capitano. Non si tira indietro il Brescia, non può d’altronde. «Vogliamo essere protagonisti, possiamo andare lontano e far bene contro chiunque ma sempre mettendoci la giusta mentalità», la condizione di Lopez, piuttosto audace anche al Bentegodi con Ndoj e Dessena da interni di centrocampo e Spalek dietro Donnarumma ed Aye. Ad equilibrare la manovrà dovrà pensarci il ventunenne olandese Van de Looi. Dimenticata la batosta col Cittadella costata il posto a Delneri, al Brescia non rimane che riattivare Donnarumma. A referto nella prima con l’Ascoli, a bocca asciutta nelle successive due. «Non ha segnato», la carezza di Lopez, «ma con il Lecce ha giocato una grande partita. Lui lavora molto anche per la squadra, con movimenti da punta vera. Con assist e molto altro. Prima o poi tornerà anche a far gol». •

A.D.P.

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