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Il Chievo stringe su Moncini. Rovaglia verso la Pistoiese

Gabriele Moncini, attaccante del BeneventoPietro Rovaglia FOTOEXPRESSGiovanni Di Noia
Gabriele Moncini, attaccante del BeneventoPietro Rovaglia FOTOEXPRESSGiovanni Di Noia
Gabriele Moncini, attaccante del BeneventoPietro Rovaglia FOTOEXPRESSGiovanni Di Noia
Gabriele Moncini, attaccante del BeneventoPietro Rovaglia FOTOEXPRESSGiovanni Di Noia

Il cerchio si stringe attorno a Moncini. Uno dei pochissimi rimasti a galla dopo un’ulteriore scrematura in cui tanti altri attaccanti, per un motivo o per l’altro, sono stati quasi cancellati dalla lista del Chievo. Sempre lui il primo desiderio, come quest’estate. Quando il vero problema fu vederlo titolare col Benevento nelle prime due giornate con Sampdoria e Inter. Troppo in vista per accettare di scendere in Serie B. Ora un nuovo tentativo. La tela il Chievo l’ha già costruita, partendo dagli ottimi rapporti fra Giorgio De Giorgis e Pasquale Foggia, direttore sportivo del Benevento, fino al legame stretto fra società emerso una volta di più nelle cessioni di Barba ed Hetemaj così come nei dialoghi di settembre proprio per Moncini. Abbastanza per crearsi una corsia preferenziale per averlo in prestito, a patto che il Benevento immagazzini un’altra punta come sarà di certo e che la concorrenza non metta all’improvviso sul piatto qualche milioncino per averlo. Ipotesi non così semplice ma neanche impossibile, specie per le retrocesse. A partire dalla Spal, non dovesse arrivare a Galabinov dello Spezia, per finire all’Empoli che di una primissima firma avrebbe assoluto bisogno dovesse partire Mancuso. E in giro non c’è moltissimo. UNICO PENSIERO. Uno sforzo per una punta d’area il Chievo sarebbe anche disposto a farlo, ma solo se in grado di innalzare davvero il potere di un attacco in cui Margiotta in fondo viaggia alla media di un gol ogni 131 minuti. Quattro reti come Paloschi e Boateng, pezzi grossi di Spal e Monza, in una fase offensiva che può contare anche sulla qualità purissima di Ciciretti, Garritano, Canotto e Giaccherini. Il completamento ideale sarebbe proprio Moncini, a garantire quell’apporto che finora non ha fornito soprattutto Djordjevic. Si può fare, ma ci vuole pazienza. Moncini rimarrà fuori dai convocati di Inzaghi anche domani nella partita col Torino per un problema ad una caviglia ma sarà pronto sabato prossimo per quella con l’Inter. A due giorni dalla fine del mercato. L’infortunio che l’ha bloccato nelle ultime tre settimane non sarà quindi un freno. Il vero problema è la concorrenza, in questo momento imprevedibile perché nessuno s’è ancora mosso davvero. Dalla scena è entrata e uscita in un attimo la Salernitana, in più le altre sono a posto se Iemmello andrà a Frosinone e il cagliaritano Cerri sarà il sostituto di Torregrossa a Brescia. Col Chievo libero di lavorare con Filippo Breschi, l’agente di Moncini, giocatore anche di Maran ai tempi di Cittadella. PIANO ALTERNATIVO. Dal panorama delle mezzepunte il Chievo ha tolto Dionisi, una volta fuori dai piani del Frosinone proposto in giro più che cercato da De Giorgis. L’aggiunta di un giocatore tecnico riempirebbe la casella del trequartista che non sempre può occupare Giaccherini ma che non è da un po’ nemmeno il terreno di Garritano, ormai perfetto da falso esterno. Con Ciciretti ormai a destra là in mezzo una carta in più non guasterebbe, uno magari in grado di cambiare passo in fretta e garantire la superiorità numerica. Uno come Carretta, cercato nei mesi scorsi e valutato anche in questi giorni. Disegno valido però solo se il Chievo non dovesse prendere un attaccante, in un reparto dove fra l’altro sta guadagnando posizioni De Luca. Il resto del mercato sarà solo nelle uscite. Dopo l’ufficialità del prestito di Pucciarelli al Dibba Al-Fujairah, negli Emirati Arabi, la società sta definendo la cessione a titolo temporaneo di Rovaglia alla Pistoiese. Solo un arrivederci, dal primo di luglio tornerà alla base. Per Di Noia c’è sempre il Bari che sul piatto ha messo un contratto triennale senza però farsi avanti sul serio. Per le firme c’è tempo. Soprattutto per quelle degli attaccanti bisognerà aspettare il primo febbraio. L’ultimo giorno. Come sempre. •

Alessandro De Pietro

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