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Il Chievo non molla Seculin E Caprile è vicino al Leeds

Poche luci e tante ombre nella stagione di Adrian Semper: rientrerà a Zagabria? FOTOEXPRESSAndrea SeculinMichele Nardi, oggi titolare della porta del Chievo
Poche luci e tante ombre nella stagione di Adrian Semper: rientrerà a Zagabria? FOTOEXPRESSAndrea SeculinMichele Nardi, oggi titolare della porta del Chievo
Poche luci e tante ombre nella stagione di Adrian Semper: rientrerà a Zagabria? FOTOEXPRESSAndrea SeculinMichele Nardi, oggi titolare della porta del Chievo
Poche luci e tante ombre nella stagione di Adrian Semper: rientrerà a Zagabria? FOTOEXPRESSAndrea SeculinMichele Nardi, oggi titolare della porta del Chievo

Il bivio dei portieri. Il Chievo rivuole Seculin, temporeggia su Semper, allarga le braccia guardando verso Caprile che sta prendendo la via di Leeds. Ancora senza il contratto da professionista, soltanto giovane di serie. Nella terra di nessuno. Libero di andare da Bielsa che gli ha già ricavato un posto nell’Under 23 con l’idea di fargli vivere da vicino anche l’ardore della Championship, la seconda divisione inglese che il Leeds sta guidando. Con la Premier dietro l’angolo. Capitolo spinoso, anche più in alto. Anche per l’immediato. Cerca sicurezze il Chievo. Vuole mani forti, più di quelle di Semper ma anche di Nardi che non ha vera esperienza di categoria dopo una vita per lo più in Lega Pro ma che da Veronello non si muoverà. La maglia da dodicesimo non è in discussione. Chi traballa è Semper, da un anno e mezzo in prestito dalla Dinamo Zagabria che a giugno avrebbe preteso quel milione e mezzo pattuito all’eventuale riscatto posticipato di dodici mesi. Semper però nel frattempo è diventato una grossa incognita. Mai davvero sicuro al Chievo, in panchina dopo gli errori con la Juve Stabia con la speranza di vederlo finalmente svoltare ma con la sensazione di non avere ancora davanti quel portiere che da giovane scomodò tante grandi d’Europa. Valutazioni in corso, ma tutto dipende dal materiale in entrata. Quindi da Seculin più che da Semper, per cui il giudizio di massima è stato formulato. DESTINI INCROCIATI. Non ha avuto molta fortuna Seculin alla Samp, costretto a lasciare anche la maglia da riserva per un paio di infortuni che gli hanno tolto parte del girone di andata prima di rimettersi in panchina da vice di Audero ai primi di dicembre contro il Cagliari. Il feeling fra le due società è forte, vedi Depaoli e Leris ora blucerchiati, ma riportare Seculin al Chievo non sarà proprio semplicissimo. Di sicuro però alla casella del portiere s’è accesa la spia rossa, con dubbi sempre più forti ribaditi dalle incertezze sempre più marcate di Semper. Interrogativi su più fronti, a cominciare da un percorso riempito solo in parte. Senza mai imbattersi in quel punto di rottura che gli permettesse ad un tratto di diventare grande. Per il Chievo hanno valore relativo anche i gettoni in Serie A, promettenti finché si vuole ma pur sempre in una squadra da tempo sicura del proprio destino. Condannata a retrocedere. Senza quindi la tensione giusta, se non il desiderio di cogliere al volo certe occasioni come Semper in effetti ha saputo fare. Soprattutto nella notte di San Siro, quando parò di tutto a quelli dell’Inter. E la luce si riaccese all’improvviso. Più gravoso adesso il fardello da sopportare, più alti gli ostacoli, più pesanti i palloni. E col mercato aperto il suo futuro può essere ovunque, a partire dal ritorno alla Dinamo a cui il Chievo potrebbe decidere di bussare per chiudere il cerchio al contrario. Ringraziando tutti per aver allungato il prestito anche per il secondo anno, ma senza troppi altri rimpianti. Finale possibile, ma lo scenario è ancora tutto in divenire. VOLO DI SOLA ANDATA. Più tracciata la direttrice di Elia Caprile verso il nord dell’Inghilterra, volo già preso da Marco Silvestri quando il Leeds era di Cellino. Solito asse ma nessun punto di contatto con allora. Diciottenne di talento Caprile, titolare della Primavera e con sei panchine in B quest’anno e 13 nell’ultimo campionato di A. Con le ore contate a Veronello. A giugno sarebbe entrato nella sfera dell’addestramento tecnico secondo un passaggio automatico. L’ipotesi di un contratto in questi mesi però non è mai davvero decollata nonostante i venti inglesi cominciassero ad essere piuttosto minacciosi. Non solo quelli provenienti da Leeds, perché anche il Norwich l’ha osservato a lungo così come fu a suo tempo per i vari Pavlev, Rovaglia e Karamoko, tutti alla fine vincolati per proteggersi da certe insidie attualissime ancora oggi. Difficile che Caprile, assistito da Graziano Battistini, possa anche solo restare in Italia, nonostante il gradimento ma solo soffuso del Torino con cui il Chievo in questi giorni sta continuando a conversare per prendere Vincenzo Millico già quasi tesserato ai primi di settembre. Troppo tardi, Caprile ha un piede e mezzo sull’aereo per Leeds. Dove l’aspetta un contratto a lunga gittata. E una nuova vita. •

Alessandro De Pietro

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