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Il Chievo non molla Moncini Secondo tentativo per DiCa

Gabriele Moncini, classe 1996, è legato al Benevento fino al 2023Samuel Di Carmine resta nel mirino del ChievoGiorgio De Giorgis, uomo mercato del Chievo FOTOEXPRESS
Gabriele Moncini, classe 1996, è legato al Benevento fino al 2023Samuel Di Carmine resta nel mirino del ChievoGiorgio De Giorgis, uomo mercato del Chievo FOTOEXPRESS
Gabriele Moncini, classe 1996, è legato al Benevento fino al 2023Samuel Di Carmine resta nel mirino del ChievoGiorgio De Giorgis, uomo mercato del Chievo FOTOEXPRESS
Gabriele Moncini, classe 1996, è legato al Benevento fino al 2023Samuel Di Carmine resta nel mirino del ChievoGiorgio De Giorgis, uomo mercato del Chievo FOTOEXPRESS

Non c’è più la fila per Moncini. L’alta Serie B si sta muovendo verso Nestorovski, verso Forte, verso Cerri. Meglio per il Chievo, con un bel po’ di concorrenza in meno. Anche se nell’ultima settimana tutto può davvero succedere. Il Benevento prima di lasciarlo andare deve prendere un attaccante, poi sarà tutto più semplice. Moncini ha un contratto lungo, fino al 2023, ed un ingaggio sostenibile con quei quattrocentomila euro a stagione che soprattutto a gennaio, mercato di necessità dove il prezzo lo fa più che mai chi vende, il Chievo accetta di buon grado. Di margini di manovra ce ne sono, ma sempre preservando i conti. Nessuna pazzia per chi ha ancora sulle spalle gli stipendi notevoli di Giaccherini, Djordjevic e Obi in scadenza a giugno ma anche i due anni e mezzo di Pucciarelli, per qualche mese negli Emirati Arabi al Dibba Al Fujairah ma poi di nuovo a Veronello a cercar sistemazione. A favore di Moncini gioca pure il gradimento del presidente Luca Campedelli così come quella tela che il Chievo aveva iniziato a tessere quest’estate salvo poi lasciar perdere quando venne raggiunto l’accordo col Frosinone per Trotta. Un rimpianto, per come è finita. Moncini vede pochissimo il campo con Inzaghi, Aglietti non ha ancora la punta che gli garantirebbe il salto di qualità. Di certo il Benevento, con la lista senior piena, non potrà non muoverlo anche se lui dovesse piantare i piedi e decidere di rimanere in A seppur con un ruolo da comparsa. ALTA MONTAGNA. In piedi rimane anche l’opzione Di Carmine che a settembre declinò l’invito di Giorgio De Giorgis perché dopo otto gol col Verona sarebbe stato illogico scendere di categoria. Tentativo veloce fu allora quello del Chievo, ma stavolta di tempo ce n’è un po’. Di Carmine, per il quale c’è in ballo il rinnovo di due anni di un contratto altrimenti chiuso a fine giugno, resta comunque attore protagonista della cadetteria dove può fare ancora il bello e il cattivo tempo. Appetito fino all’ultimo istante da chi può davvero alzare il prezzo. Come la Cremonese che si libererà di Ceravolo e Montalto per i quali ci sono Catania e Reggina, come l’insaziabile Monza non proprio soddisfattissimo del rendimento di Maric e Gytkjaer. Più abbordabile ma comunque in salita la direttrice che porta a La Gumina che la Sampdoria prima di prestare deve riscattare dall’Empoli in anticipo rispetto alla scadenza originaria di febbraio. Ma anche lui fa parte di quella categoria di giocatori che agli occhi del Chievo non innalzerebbero più di tanto il tasso di pericolosità della prima linea. RICCA TREQUARTI. Non dovesse arrivare un centravanti non è esclusa la caccia ad un trequartista o ad un tipo svelto, giusto per consegnare ad Aglietti un’ulteriore freccia. Coi cinque cambi e un calendario così compresso meglio avere un’alternativa in più. Il Bologna ad esempio ha fatto rientrare Juwara, cresciuto proprio a Veronello, dal prestito al Boavista con l’intenzione di girarlo in B. La sua velocità potrebbe essere un valore in più, ma su Juwara il Chievo non s’è ancora mosso davvero a differenza della solita Cremonese. Non facile nemmeno prendere Carretta, anche lui corteggiato a lungo nell’ultimo mercato, prima desiderio della Salernitana ma adesso in trattativa per prolungare il contratto col Cosenza al di là dell’arrivo di Trotta, proprio quello che voltò le spalle al Chievo all’ultimo giorno di trattative per andarsene in Portogallo al Famalicao dove non ha segnato neanche un gol. Nel giro dei fantasisti dovrebbe cadere pure Gaetano, promessa del Napoli alla Cremonese poco visto da Bisoli e non così centrale nella nuova versione che sta plasmando Pecchia. Altro nome da cerchiare in una scaletta con priorità ben definite. Prima i gol, poi al limite un po’ di fantasia. •

Alessandro De Pietro

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