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Hetemaj, l’ora di dirsi addio Tomovic resta tra i sospesi

Perparim Hetemaj, classe 1986, da otto stagioni al Chievo FOTO TADDEONenad Tomovic durante la gara con il Cagliari FOTOEXPRESS
Perparim Hetemaj, classe 1986, da otto stagioni al Chievo FOTO TADDEONenad Tomovic durante la gara con il Cagliari FOTOEXPRESS
Perparim Hetemaj, classe 1986, da otto stagioni al Chievo FOTO TADDEONenad Tomovic durante la gara con il Cagliari FOTOEXPRESS
Perparim Hetemaj, classe 1986, da otto stagioni al Chievo FOTO TADDEONenad Tomovic durante la gara con il Cagliari FOTOEXPRESS

Carte scoperte sul tavolo di Veronello. Perparim Hetemaj vuole andarsene. Nenad Tomovic anche, ma con riserva. Pezzi grossi decisi a salutare la compagnia, mercato permettendo. Storie diverse, epilogo analogo anche se non ancora scritto. Del Chievo è stato a lungo capitano Hetemaj, bandiera sul punto di ammainarsi perché troppe spiragli non ce ne sono. Con quell’ingaggio da seicentomila euro separarsi sarebbe un bene per tutti, già nella terra di nessuno lui con quel contratto che scade fra un anno e la carta d’identità che va verso i trentatré. Non ha avuto troppa fortuna Tomovic, riscattato per poco o nulla dalla Fiorentina senza però alleggerire quei settecentomila euro annui che al lordo fanno all’incirca un milione e mezzo a stagione. Moltiplicato due, perché l’accordo è fino al 2021. Tutti e due in sospeso, ma con un futuro già tratteggiato. C’è un problema però: il mercato è fermo. Specie per chi non è più giovanissimo. VORREI MA NON POSSO. Hetemaj ha visto chiudersi anche la porta del Brescia, desiderio iniziale di Genio Corini che è andato a scontrarsi ben presto con i comandamenti del suo presidente Cellino che se ne guarda bene dal trattare con società italiane e in più non gradisce per niente giocatori retrocessi. Anche se per Stepinski un’eccezione potrebbe anche farla. Il legame fra Hetemaj e Corini, fortissimo, va a scontrarsi con l’età e a confondersi con tanti altri sentieri di cui il mercato è strapieno. Ipotesi varie, desideri solo accennati, trattative reali col contagocce. Complicato trovare una molla per uno ormai quasi in scadenza e non certo all’apice della carriera anche se alle spalle ha 268 partite di Serie A e 248 nel Chievo. Il passato però adesso non conta nulla. Storia strana la sua, nell’ultimo periodo. Con troppi problemi fisici ad un certo punto ed assenze prolungate oltre il dovuto. Con un feeling non più idilliaco come in passato, con troppi malanni improvvisi a lasciarlo fuori dalla mischia che per una vita è stata invece il suo terreno preferito. Spesso il guerriero indomabile ha fatto uno ma anche due passi indietro. Anche nei momenti d’emergenza. Con l’idea adesso di salutare il Chievo, come l’estate scorsa quando credeva di avere ormai in pugno un triennale al Parma che in realtà s’è ben presto liquefatto ma anche a gennaio quando s’è più volte guardato attorno senza trovare però molti agganci, prima del blocco alle trattative per tutti imposto dl presidente Campedelli. Questo è il terzo round, in teoria quello buono. Per il bene di tutti. Anche se il Brescia ormai non c’è più. E per lui di offerte autentiche non ce ne sono. LIEVE COMPROMESSO. Tomovic ha dimostrato maggior apertura. Vorrebbe essere ceduto, se possibile, altrimenti rimarrebbe anche. Disposto pure a venire incontro al Chievo. Quindi a guadagnare meno, senza ancora aver detto quanto di meno. Dettaglio non da poco. Spiraglio, pur in un quadro piuttosto netto in cui il Chievo non è certamente la prima opzione e forse nemmeno la seconda. Durissima per Sergio Pellissier risolvere situazioni così. Negli ultimi Tomovic fra l’altro s’è anche svalutato, retrocesso e con dieci presenze appena nell’ultimo campionato per gli infortuni piuttosto seri in casa del Genoa e al Bentegodi con la Fiorentina. E il 30 agosto gli anni saranno 32, investimento quindi tutto da verificare. La Spal ad esempio sta andando verso un mercato più giovane, pur conservando sempre come per Stepinski un certo gradimento anche per Tomovic. I tempi però non saranno brevi, perché attorno ai difensori c’è un gran traffico e quelli più gettonati sono altri. S’è messo a disposizione Tomovic, una certa flessibilità l’ha mostrata pur nel desiderio piuttosto netto di voler cambiare aria. Magari rimanendo in Serie A, perché la Spal i contatti continua a tenerli vivi perché di esperienza ha assoluto bisogno. Lungo il mercato, per fortuna anche. Perché bisognerà aspettare un po’ prima di chiudere, in un senso o nell’altro. Certa, finora, è solo la volontà di separarsi dal Chievo. Di Hetemaj e di Tomovic. Ora, dirà il tempo. •

Alessandro De Pietro

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