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Garritano mago del Chievo Tutto iniziò col... Pordenone

Garritano festeggia la rete al Cosenza FOTOEXPRESS
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Garritano festeggia la rete al Cosenza FOTOEXPRESS
Garritano festeggia la rete al Cosenza FOTOEXPRESS

Una magia alla Dacia Arena di Udine, contro il Pordenone. Una giocata che raccontava tutto Luca Garritano. Ma subito dopo venne seppellita, quasi dimenticata, consegnata all’oblio. Era il 23 febbraio 2020 e il Chievo di Michele Marcolini si regalò una vittoria di prestigio contro il Pordenone. Già, i ramarri. Gli stessi avversari di domani del Ceo capolista. Garritano brillò di luce propria. Una magia. Che qualcuno ritenne fortunata. Perché di rara bellezza. Perché non c’era stato un prima. E, nell’immediato, non ci fu nemmeno un dopo. UN LAMPO. Ma Garritano, evidentemente, aveva emesso il suo primo vagito, prima di tornare nel silenzio e nella quiete. Il Chievo viveva nella foschia. Incerto e poche volte a riveder le stelle. Garritano non aveva ancora trovato le risposte giuste alle tante - legittime - domande, che appesantivano l’incedere incerto dei gialloblù. Garritano era uno dei tanti. Sacrificabile nell’oceano dell’incertezza. Non da trattenere per forza. Perchè, nulla di grande aveva fatto per farsi ricordare a lungo. SETTE GIORNI SPECIALI. Fino alla settimana magica di un luglio sobrio e accaldato. Dopo lo stop, dopo il lockdown, dopo la lenta ripresa, dopo le perplessità di un campionato da vivere forzatamente a temperature assurde. Col caldo sulle spalle, on pensieri assurdi appiccicati addosso. Il ragazzo di Calabria tornò realmente in emersione nei giorni più delicati del campionato del Chievo. Lasciando il segno nel destino della squadra di Aglietti. Finita, nelle ultimissime giornate della stagione regolare, in bilico tra dannazione e rinascita. Il Chievo è quasi fuori dai play off. Grazie - anche - a Garritano, chiude la stagione alla grande. E Luca segna. Poi sogna e fa sognare. Timbra contro il Benevento il 27 luglio. Rete della vittoria pesantissima. Si ripete quattro giorni dopo, il 31 luglio, in casa contro il Pescara. Altro gol vittoria, e pass play off staccato di rabbia e furore. Va ancora meglio nel turno “dentro o fuori“ con l’Empoli del 4 agosto. Regolamentari pari e senza reti. Poi Garritano manda in porta una palla pesantissima. Vale mezzo passaggio del turno. Anzi, quasi tutto. Perché il gol dell’empolese Tutino non toglie sorrisi al Ceo. Che rischia, ma la porta a casa. UN ALTRO UOMO. Garritano, agli occhi di Aglietti e del mondo Chievo assume grande valore. Indispensabile. Uno di quelli da trattenere. Perchè il futuro va tratteggiato in tempi brevi. E Aglio deve viaggiare in corsa appellandosi ai suoi pensieri ma aggrappandosi anche alle poche certezze che la situazione, in divenire, può offrire. E Garritano è uomo dal quale ripartire. Il Chievo si fida. Lui lo ripaga. E il nuovo inizio è molto simile alla fine della stagione precedente. Determinate Garritano. Segna da tre punti a Reggio Emilia, per la prima vittoria stagionale degli uomini di Aglietti. Si ripete contro il Brescia. Ed è ancora gol vittoria. Garritano fa tris pure con il “suo“ Cosenza. Altro gol che pesa dentro ad una vittoria splendida splendente. Domani, contro il Pordenone, rivede luci del passato. I neroverdi erano stati i primi a toccare con mano la magia di Garritano. E il cerchio, simbolicamente, potrebbe chiudersi. Con Aglietti che tra le mani si ritrova un giocatore “fatto, finito, consapevole“. Leader di un Chievo pieno di leader. Tre reti, bomber della squadra. Peccato che il contratto vada in scadenza nel 2021. Ma le ambizioni di Luca e del club di Campedelli sembrano essere le stesse. E ritrovare insieme la serie A potrebbe valere un patto d’amore. Intanto, avanti con la magia. •

Simone Antolini

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