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Djordjevic è il re del Brianteo Bene anche Obi e Aglietti

Filip Djordjevic che torna primattore col contorno di un cast all’altezza, a dispetto di un paio di leggere stonature e della sublime regia di Alfredo Aglietti: Monza-Chievo, anche nella lettura delle pagelle del giorno dopo, conferma in parte quel che era emerso con evidenza alla prova del campo e in parte quello che si sapeva già. Ovvero che «Aglio» ha per le mani un bel giocattolo. Più nel dettaglio: il principe di Serbia è tornato stoccatore implacabile dopo un avvio di stagione vissuto in sordina. Due colpi per tre punti e una media che, fatalmente e meritatamente, supera il 7. Dal resto del gruppo spunta il rientrante Joel Obi, che Viviani aveva per un attimo fatto dimenticare ma che al Brianteo ha ribadito il suo ruolo centrale per gli interessi collettivi. Chi ha sofferto un tantino più del dovuto è stato Leverbe, messo più volte in croce dal guizzante Mota Carvalho al di là dell’episodio - dubbio anche a posteriori - del rigore dell’1-0. Poco male perché il gruppo ha saputo aggredire quando si è reso necessario recuperare il gap e stringere i denti poi. Inevitabile il passaggio su Aglietti, del quale l’inviato di Tuttosport cita «l’ottimo lavoro svolto» mentre Longhi, firma della rosea, entra nel dettaglio: «Squadra organizzata e propositiva», scrive accompagnando il giudizio con un 7 che non ammette troppe controdeduzioni. •

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