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Di Carlo sfida l’Empoli Chievo, niente calcoli: c’è già aria di spareggio

Mimmo Di Carlo al bivio, il Chievo alla svolta. Possibile, auspicabile, fortemente inseguita. Non sarà una finale ma è fin troppo chiaro che lo scontro diretto di oggi pomeriggio a Empoli, contro la quartultima forza del campionato, rappresenta uno degli ultimi treni utili per avvicinare la concorrenza, alimentare vigorosamente la speranza, rientrare davvero nel pieno della lotta salvezza che in questo momento vede i gialloblù un tantino distanti. Il ragionamento non è molto diverso da quello della scorsa giornata: i punti valgono più dell’ossigeno anche se davanti resta ancora quasi mezzo campionato. Però oggi, rispetto al match di domenica scorsa con la Fiorentina, c’è il prezioso valore aggiunto di giocarsela con un’altra pericolante. Assist infido ma altrettanto invitante per dare la scossa alla coda del torneo. DISATTENZIONI. Sarà per questo motivo, evidentemente, che il tecnico gialloblù tiene il piede bello schiacciato sull’acceleratore. Anche perché il disturbo del mercato, finalmente, è un ricordo: «Ero più preoccupato la settimana scorsa, con la Fiorentina qualcosa sul discorso del mercato l’abbiamo pagato», attacca. «E penso a qualche nostra disattenzione... Con la Fiorentina siamo usciti sconfitti sul piano del risultato ma non su quello dell’orgoglio e della qualità del gioco espresso. Lì siamo stati squadra importante. A Empoli mi aspetto lo stesso atteggiamento, la stessa voglia di prevalere sull’avversario e di osare, osare, osare», ripete tre volte. Quanto a un primo, superficiale bilancio della sessione di mercato, «sapete bene che è sempre difficile raggiungere gli obiettivi iniziali. Ringrazio chi è andato via per la disponibilità e la professionalità dimostrate e faccio loro il mio “in bocca al lupo”. Chi è arrivato risponde alle caratteristiche richieste. Uomini da Chievo che hanno voglia di riscatto e di dare qualità dopo un periodo in cui sono stati magari un po’ bistrattati. Ma qualità e atteggiamento ci sono», rassicura. TRANELLI. Pioviggina a Veronello, fuori il pullman sta già scaldando il motore. E la testa di molti dev’essere già al Castellani, anche se Di Carlo si sforza di raccomandare serenità ed equilibrio: «Non parlate di gara decisiva, non cadiamo nel tranello... Avremo uno scontro diretto, certo, niente di più. Io voglio solo che la testa e le gambe vadano forte. E voglio vedere anche una squadra feroce», insiste. «Poi il risultato lo accetteremo comunque». La parola chiave, anche vista dall’altro fronte, potrebbe essere “intensità”: «Beppe Iachini lo conosciamo, anche loro hanno cambiato qualcosa dopo il mercato. Noi dobbiamo avere più forza e più serenità mentale sapendo che, se avremo l’atteggiamento e la qualità tecnica dimostrate contro la Fiorentina ce la possiamo giocare con tutti, compreso l’Empoli». Da evitare assolutamente insomma un approccio calcolato: «L’errore più grande sarebbe quello di non mettere in campo tutto quello che abbiamo. Io conto molto sui miei uomini, che hanno meritato sul campo di guadagnarsi la mia fiducia. A patto di osare: tutti devono avere la stessa linea di pensiero per cercare di portare a casa punti da Empoli. Voglio una grande partita». E le scorie di domenica scorsa? Nessun allarme: «Prepariamoci a partite com equelle perché noi non abbiamo margini per poter fare troppi pensieri, troppi calcoli... Quelle sono le partite che dobbiamo fare noi. Chiaro», precisa ancora l’allenatore, «che le negatività che ci sono capitate non devono rappresentare un alibi. Noi dobbiamo lavorare su quel tipo di prestazione, quello è il vero Chievo, le qualità ci sono state e le abbiamo dimostrate. Bisogna solo dare continuità». INDISPONIBILI. Peccato che al Castellani bisognerà fare i conti con le assenze di Depaoli e Leris, acciaccati, oltre a quella di Tomovic, che tra lunedì e martedì si sottoporrà a nuovi accertamenti strumentali dopo lo stop di domenica per meglio chiarire l’entità del suo malanno. D’altro canto Di Carlo potrebbe contare su un Djordjevic rigenerato dal primo, bellissimo centro stagionale: «Quel gol ci dimostra che Djordjevic è un giocatore di spessore, che ha forza e tecnica e voglia di riscattarsi», commenta Mimmo con un sorriso. «Mi aspetto ancora miglioramenti da parte sua e di tutto il gruppo. Andiamo in campo decisi, abbiamo dimostrato di valere qualunque avversario. E non dimentichiamoci di osare». •

Francesco Arioli

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