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Chievo women 2.0 Il club sbuca nel futuro

Oltre la tradizione La rosa, lo staff e la dirigenza all’Antares per il battesimo del nuovo logo
Oltre la tradizione La rosa, lo staff e la dirigenza all’Antares per il battesimo del nuovo logo
Oltre la tradizione La rosa, lo staff e la dirigenza all’Antares per il battesimo del nuovo logo
Oltre la tradizione La rosa, lo staff e la dirigenza all’Antares per il battesimo del nuovo logo

Tradizione e futuro. Un nuovo logo, vecchio stile ma con lo sguardo sempre ambizioso. Lontano, però, da quel Chievo maschile. Il Chievoverona Women, ieri pomeriggio, all’hotel Antares di Villafranca, ha mostrato il suo nuovo simbolo e - ur a campionato già iniziato - presentato la rosa della prima squadra e lo staff. Il simbolo richiama l’Arena, ponte Pietra e l’Adige. Sfondo giallo con la scritta «Chievo Women» e sotto «Verona Fm 1997», tutto in blu. Le Women hanno per forza di cose, e per le note vicende, hanno dovuto cambiare il logo, ma hanno potuto - per contratti presi, com’è stato spiegato ieri – ancora utilizzare il nome Chievo. «Tutto è nato a Mozzecane, noi abbiamo unito la nostra storia ad un altro quartiere, Chievo. Adesso stiamo cercando di portare avanti il nome», ha detto la presidentessa Alice Bianchini in apertura. C’è poi la questione - inevitabile - del Chievo maschile, quello di Campedelli, e anche ieri è stata affrontata: «L’affiliazione con il Chievo non c’è più, non per colpa nostra», le parole di Bruno Sponzio, direttore generale gialloblù. «Siamo vicini alla società di Campedelli ma ci teniamo a dire che noi siamo totalmente indipendenti. Andiamo avanti con le nostre forze», ha aggiunto ancora Sponzio. Il punto sulla squadra - le Women attualmente sono prime in classifica - lo ha fatto mister Giacomo Venturi: «Quello che dico sempre alle ragazze è di andare sui campi di tutti Italia e portare la nostra identità. Obiettivi? Dare il massimo». Presente anche l’assessore allo sport di Verona, Filippo Rando: «Il Chievo Women è una realtà che sta facendo diventare ancora più grande il calcio femminile in città». Massimiliano Rossi, direttore sportivo, invece ha precisato: «Poche altre squadre sono come noi. Nel Chievo Women, in B, ci sono giocatrici che hanno iniziato qui da bambine. È un orgoglio». «Questa è la versione 2.0 della società nata in paese 25 anni fa», il pensiero finale del sindaco di Mozzecane, Mauro Martelli. •.

Nicolò Vincenzi

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