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Chievo, via i cattivi pensieri Si va a Reggio per la scossa

Rotta sul Mapei Stadium: Aglietti cerca punti e risposte FOTOEXPRESS
Rotta sul Mapei Stadium: Aglietti cerca punti e risposte FOTOEXPRESS
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Rotta sul Mapei Stadium: Aglietti cerca punti e risposte FOTOEXPRESS

Via dubbi, perplessità, negatività assortite. Via anche - finalmente - ansie di mercato, attese e pretese, intoppi e zavorre. Anche e soprattutto di ordine mentale. Malgrado l’avvio a handicap il Chievo che si riaffaccia al campionato sembra poter spazzare le prime nuvole grazie ai nuovi innesti e a un ragionevole moto di fiducia. Chiaro che le sensazioni andranno corroborate dai fatti, a cominciare possibilmente da oggi pomeriggio quando, all’ormai solita (eppure insolita) ora del caffè, i gialloblù testeranno vizi e virtù della Reggiana, al Mapei Stadium, in coincidenza della ripresa del campionato di B. CERTEZZE E NOVITÀ. Si ricomincia da tre, insomma. Meglio, dalla terza giornata di andata. Con qualche antica certezza e rinnovati accorgimenti. Mancherà ancora qualcosina - leggi Giaccherini, il cui rientro è dato peraltro per imminente - per garantire al motore della squadra la massima potenza. Però Alfredo Aglietti - al capitolo fantasia - potrà far conto su Amato Ciciretti, la new entry chiamata ad alzare la velocità del gioco senza comprometterne la creatività. Lui e Garritano, esterni rispetto a Palmiero e al giovane Viviani (possibile sostituto dello squalificato Obi), sono i principali indiziati a rifornire Djordjevic e Fabbro, i due attaccanti ancora a secco ma probabilissimi titolari al vertice del nuovo, dinamico, mobilissimo 4-4-2. Al resto provvederà un asseto difensivo ormai collaudato, al di là delle sbavature patite due settimane fa contro la Salernitana, con Leverbe e Rigione in mezzo a cucire la linea chiusa, sui rispettivi lati, da Mogos e Renzetti. «RACCOLTO MODESTO». Alfredo Aglietti, nel colloquio (diffuso via Internet) con l’ufficio stampa del club, si dice «molto soddisfatto del lavoro che stiamo facendo, anche con chi è appena arrivato». Il problema? «Abbiamo fatto due buone partite ma raccolti pochi punti. Dobbiamo ripartire con fiducia che però va tramutata in risultati: sono quelli che ti danno anche la necessaria convinzione per fare quel quid in più che magari serve anche a livello mentale», rivela. Un neo affiora affrontando il tema mercato: «È mancata appena la ciliegina ovvero l’acquisto di un attaccante, che alla fine è quel giocatore che sposta i valori delle squadre. Abbiamo cercato anche giocatori importanti», conferma il tecnico gialloblù. «Siamo stati vicini pure a Trotta che però, alla fine, ha fatto scelte diverse». Niente rinforzi davanti, ergo «mi aspetto di più da tutti gli attaccanti che ho perché la squadra costruisce, arriva in fondo. La mole di gioco che facciamo va trasformata in un altro modo. Ma è ragionamento che faccio non solo per gli specialisti ma per tutta la fase offensiva». Quanto all’ipotesi di rimediare qualche svincolato doc, «inutile mettere qualcuno tanto per metterlo: se qualcun altro dovesse arrivare dovrà essere uno che fa la differenza». E inserirsi con costrutto nel 4-4-2 ad assetto variabile che «ci può dare vantaggi perché ci dà più soluzioni, più linee di passaggio e, mi auguro, un peso offensivo diverso giocando con le due punte». «VINCERE OVUNQUE». Aglietti stima la Reggiana («avversario molto organizzato») e il collega Alvini («uno che ha fatto la gavetta vera, come me») ma non sposta il mirino dalla preda: «Non sarà facile per noi vincere la partita ma vogliamo e dobbiamo tornare a casa con un risultato importante. Anche perché dobbiamo maturare la convinzione di poter vincere da tutte le parti». •

Francesco Arioli

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