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Chievo, togliti la maschera Domani l’occasione è d’oro

L’amarezza di Alfredo Aglietti al Via del Mare
L’amarezza di Alfredo Aglietti al Via del Mare
L’amarezza di Alfredo Aglietti al Via del Mare
L’amarezza di Alfredo Aglietti al Via del Mare

Irriconoscibile eppure vivo, sbattuto ma ancora perfettamente dentro i giochi. Ora più che mai. Il Chievo crolla ma c’è, si interroga sulle sue lacune riscoprendosi al tempo stesso decisamente in corsa per i posti che contano. Paradossi del campionato di Serie B, mai così indecifrabile. E, magari, mai così aperto nei giochi di vertice rispetto alle scorse stagioni. Dal folle “ciapanò” delle ultime settimane esce, malgrado la parentesi buia, il più sorprendente degli assist fornito dal calendario: dovesse vincere domani col Frosinone, sfruttando la possibile frenata del Pisa (che ospita la Spal), i gialloblù potrebbero cementare in maniera quasi definitiva la propria posizione in zona promozione. Finendo magari a sette (se non otto) punti dalla nona. Quasi un’ assicurazione a nove giornate dal termine della stagione regolare. Senza contare gli scontri diretti di Cittadella (con la Salernitana) e di Venezia (col Lecce) che potrebbero precludere ad un ulteriore, sostanzioso riavvicinamento verso quote ancora più rassicuranti. SULL’ORLO DELLA CRISI. Chiaro che per battere il Frosinone, che non pare a sua volta attraversare un periodo particolarmente brillante (5 punti nelle ultime 5 partite, ko in casa sabato col Brescia), servirà un Chievo radicalmente riveduto e corretto rispetto a quello delle ultime due esibizioni. Un Chievo, per dire, molto più vicino alla versione autunnale piuttosto che a quello visto due giorni fa a Lecce. Questione di testa, questione di nervi, «questione di spirito», come ha fatto notare nell’immediato dopopartita Alfredo Aglietti. Spirito negativamente condizionato dalle responsabilità. Quasi che l’aria dell’alta classifica, anziché far lievitare convinzione e prestazioni, avesse zavorrato i muscoli e inquinato certezze in apparenza solidissime. Domani servirà una prova di coraggio, una risposta determinata e autorevole che liberi l’orizzonte dai nuvoloni scurissimi addensatisi ultimamente. Servirà un Chievo più deciso ma anche più leggero, più cattivo e meno inquieto. A prescindere dalle scelte del tecnico un attacco al match senza angosce, caricato esclusivamente di energia positiva. Non facile dopo il terribile primo tempo di sabato, più semplice considerando la reazione nella ripresa. UOMINI E RUOLI. Compito delicatissimo quello di Aglietti, che ha avuto risposte più confortanti, da qualche partita a questa parte, soprattutto dai subentrati. Colpa di quei primi tempi giocati a tre cilindri, col freno tirato e la testa ingombrata da cattivi pensieri. Col contraltare delle prestazioni registrate dopo gli intervalli, a gare però in parte o in tutto compromesse. Domani potrebbe essere nuovamente il turno di Gigliotti nel cuore della difesa. E sarà certamente quello di Palmiero al centro della macchina, affiancato probabilmente a Viviani (Obi è out per squalifica). A destra rivedrà Ciciretti mentre il tandem d’attacco resta un rebus. Sempre che non si opti nuovamente per il 4-2-3-1. Magari col rilancio di Giaccherini dal 1’. Difficile ritrovare d’incanto la miglior condizione tecnica e mentale. L’episodio favorevole può fare tutta la differenza del mondo. E il risultato - fosse positivo - potrebbe rappresentare la miglior medicina. PROGRAMMI DI VIAGGIO. Poi si tratterà di fare un bel respiro e pensare alla volata di primavera, quella che definirà più precisamente i ruoli delle aspiranti alla A e il loro eventuale collocamento dentro la griglia playoff. Coi gialloblù che, a dispetto dei cinque ko negli ultimi sei turni, restano a sole cinque lunghezze dalla promozione diretta. Una straordinaria occasione per crederci ancora, una formidabile opportunità del destino al di là della media - contenuta - di un punto e mezzo a partita. Ma con nove gare davanti e almeno quattro scontri diretti nulla è ancora precluso. A patto di cogliere l’attimo della possibile svolta. E giocarsi al massimo le proprie chance contro i Nesta boys. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Francesco Arioli

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