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La trattativa

Chievo-Sona, tutto rimandato a luglio (anche la scelta del nome)

Luca Campedelli
Luca Campedelli
Luca Campedelli
Luca Campedelli

Tutto rimandato a luglio. La tanto attesa e sbandierata conferenza stampa a sancire l'accordo tra il Sona e il Chievo di Luca Campedelli è stata posticipata al prossimo mese. Il motivo è semplicemente collegato alla necessità della chiusura del bilancio del Sona, 30 giugno, condizione sine qua non per partire con la costituzione della nuova società che prenderà il nome di Chievo Sona o Sona Chievo.

Sono solo le questioni burocratiche a non far decollare ufficialmente un accordo che è stato da tempo trovato dai legali delle due parti. Tra le cose date per certe sia dai dirigenti rossoblù che dal gruppo capitanato da Campedelli è che il prossimo campionato di serie D si giocherà a Sona mentre gli allenamenti si svolgeranno al Bottagisio Center di Chievo. 

In questo periodo e fino al fatidico giorno della firma dell'accordo i due gruppi, sempre più interconnessi, stanno lavorando per allestire una squadra in grado di competere per le prime posizione del campionato con l'ambizione nemmeno tanto velata di provare a fare il salto di categoria. Responsabile dell'area tecnica è Marco Pacione, dirigente che non ha bisogno di tante presentazioni per via della sua incredibile carriera prima di giocatore e team manager in serie A con il Chievo Verona. Al suo fianco Gabriel Maule che mantiene la carica di direttore sportivo.

Il nuovo allenatore Il primo ruolo da definire rimane quello dell'allenatore dopo la decisione di non riconfermare Filippo Damini. Il sostituto sembra sia già stato individuato e potrebbe essere Nicola Zanini che ha terminato la sua collaborazione con la Luparense, sostituito da Mauro Zironelli. Nulla però trapela della voce di Marco Pacione e Gabriel Maule. «L'allenatore e lo staff tecnico l'abbiamo già scelto ma verrà ufficializzato a tempo debito», afferma Pacione che ogni giorno è al lavoro con Maule per allestire una squadra competitiva. Inutile provare a buttare là qualche nome. «Il ventaglio dei mister con i quali abbiamo avuto contatti è stato molto ampio. Abbiamo sentito anche Alessandro Gamberini che conosco molto bene dai tempi del Chievo. Gli abbiamo portato fortuna visto che si è accasato con il Venezia in B come secondo di Javorvic. Ma come lui anche Serpenini che dal Lentigione è passato al Ravenna».

Intervento A distanza interviene anche il direttore sportivo Gabriel Maule. «Di certo non abbiamo mai avuto contatti con Maraner che penso voglia continuare a lavorare nello staff di Rolando Maran». Proprio il nome dello storico vice di Rolly era circolato con insistenza negli ultimi tempi. Ma non sarà lui a prendere il posto lasciato libero da da Damini.

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Il futuro del Chievo Sona? «C'è troppo da lavorare per parlare. Dobbiamo colmare il gap con le società che ambiscono al salto di categoria. C'è la necessità di trovare il giusto mix tra giocatori esperti e giovani», continua Maule che insieme a Pacione ha già interpellato alcuni protagonisti dell'ultima stagione del Sona. «Tutti quelli che hanno fatto bene c'interessano». L'intenzione è quella di rimodellare una squadra di altà qualità. Altro non aggiunge Maule. Di certo sul taccuino di Pacione e Maule ci sono i nomi del capitano Gecchele, del baby Murtas e dell'estremo difensore Carnelos cosi come quello dell'eclettico centrocampista Pavan.

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Stefano Joppi

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