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Chievo, panchina bollente Marcolini resta il favorito

Michele Marcolini, sempre in pole per la panchina del ChievoMehdi Leris
Michele Marcolini, sempre in pole per la panchina del ChievoMehdi Leris
Michele Marcolini, sempre in pole per la panchina del ChievoMehdi Leris
Michele Marcolini, sempre in pole per la panchina del ChievoMehdi Leris

L’attenzione è tutta puntata sulla panchina ma sottotraccia qualcosa pare muoversi anche sul fronte giocatori, soprattutto al capitolo uscite. Il Chievo è vigile ma resta coperto, concentrato al momento soprattutto sulle priorità burocratiche e, quindi, sulle procedure relative all’iscrizione alla prossima Serie B. Tempo una ventina di giorni però bisognerà presentarsi al raduno 2019-’20 e per quella data servirà ovviamente qualche certezza in più anche sulla composizione del gruppo che dovrebbe tentare l’immediato ritorno in A. Il primo punto fermo porta sempre e comunque al profilo di Michele Marcolini, 43 anni, 145 partite in maglia gialloblù diluite in cinque stagioni, inclusa quella della scalata dai cadetti alla massima categoria del 2007-’08. Difficile che la concorrenza - rappresentata in primis dall’altro ex, Vincenzo Italiano - possa scalzarlo dalla pole position. Difficile ma non impossibile. Come non è impossibile pensare a un annuncio ufficiale del club da diramare tra oggi e domani. Marcolini, che avrebbe ricevuto qualche garanzia anche negli ultimi giorni sull’orientamento di via Galvani - principalmente di Luca Campedelli - di riaverlo a Veronello, ha del resto dato finora ampie dimostrazioni di disponibilità. Una sorta di apertura all’infinito nei confronti della società gialloblù che lo ha indotto sostanzialmente a scartare l’ipotesi Sudtirol, pur protagonista di un lungo e insistito corteggiamento. Nel frattempo si intensifica il lavoro dello stesso Luca Campedelli e di Sergio Pellissier - coadiuvati da Giorgio De Giorgis, procuratore da sempre vicino alla società - mirato a sfoltire la rosa, ingrassare le casse e a a gestire ingaggi al momento insopportabili per la cadetteria. Congelata la situazione di Fabio Depaoli (la Sampdoria è pronta all’affondo conclusivo ma prima aspetta di scegliere l’allenatore che succederà a Giampaolo) si segnalano i movimenti continui attorno a Mariusz Stepinski, bomber polacco che piace a tanti a dispetto di un girone di ritorno non propriamente brillante. Gli avvicinamenti più convinti finora sarebbero arrivati dal Brescia di Corini, dall’Udinese e dal Parma, che da almeno dall’autunno scorso l’ha messo sulla lista dello shopping. A maggior ragione adesso che il destino dell’altro ex gialloblù Roberto Inglese pare lontano dal capoluogo ducale. Il problema, naturalmente, è legato alla valutazione del giocatore, oggi lontano dai dieci milioni cui il Chievo puntava sei mesi fa. A centrocampo si registrano anche i nuovi sussurri su Sofian Kiyine, il talento marocchino da tempo nei radar del Napoli. Oltre al club azzurro, però, telefonate sono partite ancora da Parma e anche dal Torino, che col Chievo ha fatto sondaggi anche per Bani e Leris. A intrigare i progressi degli ultimi mesi, oltre alla versatilità tattica, in particolare del centrocampista. Sempre vivo anche l’interesse dell’Udinese per Federico Barba mentre - ancora a centrocampo - «Genio» Corini continua a monitorare le situazioni di Hetemaj e Giaccherini, elementi di sicura affidabilità e di indiscusso talento per la A. •

FR. AR.

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