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Chievo, Obi insegue il derby. Viviani favorito su Zuelli

Joel Obi in azione al Brianteo di  Monza FOTOEXPRESSMattia Viviani
Joel Obi in azione al Brianteo di Monza FOTOEXPRESSMattia Viviani
Joel Obi in azione al Brianteo di  Monza FOTOEXPRESSMattia Viviani
Joel Obi in azione al Brianteo di Monza FOTOEXPRESSMattia Viviani

Obi tornerà dopo la sosta. Fuori col Pordenone, pronto per il derby di Vicenza fra poco più di due settimane. Gli ultimi esami hanno confortato il Chievo, il fastidio muscolare comparso prima del Cosenza è in realtà lesione facilmente assorbibile. Riposo e terapie e nessun allarme a Veronello perché c’è la pausa di mezzo e perché sabato rientrerà Viviani dopo il turno di squalifica scontato. Le sue prime partite non hanno fatto altro che confermare quel che il Chievo già sapeva, di aver preso cioè un talento indiscusso. Sottovalutato dal Brescia ma già utilissimo agli occhi di Aglietti. A Lignano sarà lui a sistemarsi al fianco di Palmiero, con Zuelli di nuovo fra le riserve. Sollevato il Chievo, perché d’accordo il talento dei giovani ma Obi resta elemento a cui non si può rinunciare. Soprattutto l’ultimo, quello di nuovo intenso e fino in fondo dentro al disegno di Aglietti seppur, dati alla mano, non proprio indispensabile. Senza di lui il Chievo ha sempre vinto. Con la Reggiana, col Brescia, col Cosenza. ARMI AFFILATE. Senza troppi pensieri la settimana di Veronello, specie ora che Aglietti ha una batteria soprattutto offensiva ancor più ampia. Giaccherini non avrà i 90’ nelle gambe ma uno spezzone di partita sì, anche se per adesso le scelte sono piuttosto scritte con Garritano a sinistra, uno fra Canotto e Ciciretti dall’altra parte e il movimento di Fabbro sulla verticale di Djordjevic. Perfetto il Chievo finora, con meccanismi ormai oliati e un motore che con forze fresche in più non potrà che diventare ancor più performante. Al quadro Aglietti ha già aggiunto Margiotta, quel che serviva e soprattutto una delle opzioni migliori disponibili nel mercato degli svincolati alla voce attaccanti. I minuti col Cosenza hanno ribadito la bontà della scelta e gli incastri che Margiotta può assicurare sia da prima che da seconda punta. TUTTO COME PRIMA. Squadra che vince non si cambia. Così dovrebbe essere anche stavolta. Aglietti perciò non dovrebbe toccare più di tanto il Chievo che ha vinto le ultime quattro gare. Neanche in difesa, dove Rigione è pienamente disponibile dopo la frattura al naso di Monza ma distante oggi da Gigliotti. A destra c’è il solito ballottaggio fra Canotto e Ciciretti. Le accelerazioni di uno, il lavoro anche di raccordo dell’altro, per di più in sensibile crescita. Due allenamenti, prima di partire per Lignano. Senza Obi ma con Viviani, molto più di una semplice alternativa. Tanto da permettere a Di Noia e Bertagnoli di rientrare con calma. Formazione quasi fatta, a parte il rebus a destra. E con Giaccherini che non vede l’ora di aggiungersi al coro. •

A.D.P.

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