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In attesa della decisione del Tar

Chievo, il Comune pressa la Figc per salvare la società

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Una partita del Chievo Verona
Una partita del Chievo Verona
Una partita del Chievo Verona
Una partita del Chievo Verona

Il Comune di Verona oggi ha convocato una conferenza stampa per fare chiarezza sul ruolo che compete all’Amministrazione in merito alla vicenda del Chievo Verona. L’Amministrazione comunale - spiega una nota - è in contatto con la Federazione italiana gioco calcio per tutelare e salvaguardare l’immagine della città e del calcio, inteso nella sua massima espressione di aggregazione sportiva. L’obiettivo del Comune è quindi salvare il terzo titolo sportivo della città (oltre all’Hellas Verona in serie A e alla Virtus in C, ndr) facendo tutto ciò che gli compete per raggiungere il risultato.

Perciò, nei giorni scorsi, anche in virtù di numerose sollecitazioni arrivate da gruppi di cittadini (persone anche al di fuori del tifo calcistico) e dal mondo sportivo locale, il Comune ha chiesto alla Figc l’attivazione dell’articolo 52 delle Norme organizzative interne della Federazione. In sostanza, si tratta della possibilità da parte della Federazione di verificare scenari alternativi per mantenere il titolo sportivo maturato negli anni dal Chievo Verona, indipendentemente dalle vicende giuridiche della società. Ipotesi che ad oggi resta tale, appreso che il Tar del Lazio ha anticipato l’udienza al 17 agosto per discutere il ricorso presentato dal Chievo Verona contro l’esclusione dal Campionato e la riammissione della squadra al campionato di serie B.

Uno scenario che potrebbe cambiare lo scenario rispetto alla situazione di ieri, se non del campionato del prossimo anno. «Una situazione in movimento, la cui evoluzione non dipende in alcun modo dal Comune e per la quale continuano i contatti con la FIGC per capire quali atti amministrativi competono all’ente locale» hanno precisato da Palazzo Barbieri. «Alla luce del repentino evolversi della situazione e delle notizie apparse oggi sulla stampa, è necessario fare chiarezza - ha detto il vicesindaco Luca Zanotto-. Anzitutto sul ruolo e sugli obiettivi del Comune in questa vicenda, per la quale intende salvaguardare l’immagine della città e, di conseguenza, uno dei titoli sportivi che la rappresentano. Le molteplici sollecitudini da parte della comunità veronese hanno spinto l’Amministrazione a rivolgersi alla Figc, chiedendo l’attivazione dell’articolo 52. Il Comune agisce sulla base di atti amministrativi concreti, ecco perché servono chiarezza e informazioni certe. E ad oggi, l’unico ente che può fornirci tali elementi è la Federazione, con cui siamo in contatto per capire l’evoluzione della vicenda e, sulla base della indicazioni ricevute, cercheremo di capire come proseguire. Siamo a disposizione per fare tutto ciò che necessario per salvare il titolo sportivo per la città».

L’assessore Marco Padovani ha confermato «la volontà dell’Amministrazione di salvare il titolo sportivo che è patrimonio della città. La situazione induce alla prudenza, lo scenario potrebbe cambiare con l’udienza del 17 agosto, che discute la possibilità per il Chievo Verona di essere ammesso al Campionato di serie B. Valuteremo con attenzione nei prossimi giorni tutte le soluzioni possibili».

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