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Chievo, gioco e fiducia La minaccia Brescia è la sua prova del nove

Luca Garritano, match winner a Reggio Emilia, prova l’affondo tra due avversari FOTOEXPRESSStretta di mano tra Alvini, allenatore della Reggiana, e Aglietti
Luca Garritano, match winner a Reggio Emilia, prova l’affondo tra due avversari FOTOEXPRESSStretta di mano tra Alvini, allenatore della Reggiana, e Aglietti
Luca Garritano, match winner a Reggio Emilia, prova l’affondo tra due avversari FOTOEXPRESSStretta di mano tra Alvini, allenatore della Reggiana, e Aglietti
Luca Garritano, match winner a Reggio Emilia, prova l’affondo tra due avversari FOTOEXPRESSStretta di mano tra Alvini, allenatore della Reggiana, e Aglietti

Ventiquattr’ore (quelle di ieri) per brindare al primo successo del campionato e altre ventiquattro (oggi) per riordinare i pensieri e risistemare - per quanto possibile - energie fisiche e nervose. Quindi, domani, sarà già campo. Ancora campo. Ancora campionato. E inevitabilmente, dopo il colpo grosso di Reggio Emilia, il Chievo si troverà a fronteggiare, oltre al Brescia, legittime curiosità, sopraggiunte attese e pretese. Insomma, a tre giorni di distanza dal sacco del Mapei Stadium Alfredo Aglietti ha già bella servita la sua prova del nove ovvero il testa a testa perfetto - viste le ambizioni delle «rondinelle» - per verificare se i suoi arditi sono già in grado di dare concreto seguito alla vittoria di sabato e fare quindi un altro bel passo avanti in classifica. Battere il ferro finché è caldo, come racconta il celebre adagio. E ricavare conferme sulla via della crescita. PROGRESSI IN CORSO. Il successo di due giorni fa ha restituito ai gialloblù un pizzico di credibilità, ragionevole fiducia e una posizione di classifica più corretta. E confermato da un lato che il calcio di Aglietti segue logiche corrette - anche in rapporto alle risorse a disposizione - e che il club, pur tra mille scogli e condizionamenti di bilancio, ha saputo seguire rotte di mercato proficue. Il rapporto tra volume di gioco sviluppato e gol segnati è ancora deficitario - per carità - però conforta la facilità con la quale la squadra si avvicina alla porta avversaria. Oltre alla varietà delle soluzioni offensive e alla rapidità nell’avvicinare il bersaglio. Anche, come è capitato a Reggio, contro una squadra tonica, aggressiva, a tratti elettrica naturalmente portata a mettere pressione e a rovesciare tanti giocatori nella metà campo del nemico. Il Chievo ha saputo reggere, soffrire, sopravanzare i momenti critici e presentarsi con notevole frequenza dalle parti di Cerofolini. Dimostrando di sapere benissimo come e quando colpire. Come già detto e scritto, tra l’altro, la ricchezza di alternative in organico permetterà al tecnico della Diga di alternare interpreti e soluzioni tattiche. Una risorsa importante in più rispetto al passato, anche recente. L’EQUILIBRIO GENERALE. L’altro aspetto che in qualche misura incoraggia, nell’attesa che la classifica assuma forme più riconoscibili e definite, ha a che fare con l’equilibrio che pare caratterizzare le forze in campo. Nonostante un avvio non proprio travolgente e l’unico punto racimolato nei primi due turni, l’exploit di Reggio permette infatti al Chievo di riaffacciarsi a una sola, potenziale vittoria di distanza dalla vetta, attualmente occupata da tre squadre. E anche l’incedere delle tre retrocesse - le maggiori accreditate a rientrare al piano alto - si è rivelato finora piuttosto altalenante. Anche in questa ottica l’incrocio di domani assume contorni più che indicativi. Peccato che il Brescia arrivi alla partita, dopo la partenza debole, fresca di restyling dopo l’esonero del grande ex Delneri, apparentemente rivitalizzata dalla cura Lopez. Così robusta da permettere di rifilare un pesante 3-0, venerdì, al Lecce, altra attrezzata pretendente al pronto ritorno in Serie A. Per il resto l’ordine di graduatoria vede in cima il Cittadella, la sorprendente Salernitana - cresce la rabbia per la controversa sconfitta dei gialloblù a inizio ottobre - e l’Empoli. La Spal, altra corazzata costruita per grandi traguardi, pare avanzare a luci spente mentre il Monza, avversaria di Semper & c sabato prossimo, sta combattendo soprattutto con l’irrompere del Covid, il nemico mascherato - e silenzioso - che minaccia di sconvolgere i programmi di viaggio di tanti. Ma quello del Brianteo è già un altro capitolo. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Francesco Arioli

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