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Al "Del Duca" alle 14

Chievo, chance per lo sprint. Ad Ascoli per fare il pieno

Joel Obi si prepara al rientro dal 1’ ad Ascoli FOTOEXPRESS
Joel Obi si prepara al rientro dal 1’ ad Ascoli FOTOEXPRESS
Joel Obi si prepara al rientro dal 1’ ad Ascoli FOTOEXPRESS
Joel Obi si prepara al rientro dal 1’ ad Ascoli FOTOEXPRESS

I soliti grandi obiettivi, le stuzzicanti prospettive, la certezza di avere tutti i mezzi per alzare ancora i giri associata alla fisiologica diffidenza che nasce soprattutto contro squadre in grande emergenza di classifica. E nel mezzo, pure la comprensibile vena di sana nostalgia svelata da Alfredo Aglietti, che oggi torna ad Ascoli - dove fu allenatore - per fare il pieno di punti alla guida del Chievo, che da poco più di dieci mesi è diventato il suo laboratorio. Iniziando l’avventura in gialloblù - guardacaso - proprio al Del Duca».

 

Pallone e sentimenti, battaglia di sport e di cuore. Un classico. Col pensiero del risultato, ovvio, a prevalere fatalmente su tutto il resto. Perché dopo otto risultati utili consecutivi e il rientro in zona playoff - con un’altra gara da recuperare - è bello e normale pensare di potersi divorare pure l’ultima della classe. Tanto più se si considera che con le piccole, in questo campionato, i gialloblù non hanno mai fallito. La variabile impazzita? Il mercato, visto il pesante rimescolamento dell’organico in casa del Picchio. Il timore? I chiari progressi emersi da quando c’è Sottil al timone. Se poi nelle fila bianconere sarà l’ansia da punti ad emergere piuttosto della rabbia da riscatto lo si potrà apprezzare solo a gara in corso. Ben sapendo che in questo meccanismo avranno il loro ruolo anche i gialloblù.

 

TRASFERTA SPECIALE. Aglietti, in ogni caso, apre il suo prepartita su note rigorosamente amarcord: «Ascoli per me non è una trasferta come le altre», spiega all’ufficio stampa del Chievo. «Quando ritorni in un luogo dove sei stato ti affiorano tanti ricordi, in questo caso principalmente belli. Qualcuno per la verità anche meno bello, perché quella fu una stagione tormentata dal terremoto e da tante nevicate, oltre a qualche difficoltà generale, ma alla fine riuscimmo a conquistare una meritata salvezza. Anche per questo», aggiunge l’allenatore, «so che giocare là è molto difficile, e per noi sarà importantissimo approcciare bene la partita e non sottovalutare in alcuna maniera l’Ascoli».

 

Tanto più che «nel mercato si sono rinforzati tantissimo» e «hanno operato tanti cambiamenti nella rosa». Così «diventa anche un po’ complicato capire con esattezza che squadra ci ritroveremo davanti dall’inizio o chi dei nuovi entrerà a partita in corso. È chiaro che sotto questo aspetto noi dovremo pensare a giocare la nostra partita, facendo bene le cose che abbiamo preparato, rispettando l’Ascoli in tutto e per tutto ma sapendo anche che a livello di preparazione alla partita è una gara particolare, perché ci troveremo davanti una squadra sostanzialmente nuova».

 

LE ROTAZIONI. Quindi le raccomandazioni alla sua schiera: «Dobbiamo mantenere la nostra voglia di giocare in maniera propositiva, con aggressività, per fare noi la partita, cercando magari di evitare certi passaggi a vuoto, o comunque cercare di essere più continui durante i 90’». Insomma, «dovremo essere bravi a proporre il nostro gioco e alla stessa maniera limitare al massimo la voglia che avrà l’Ascoli di portare a casa il risultato».

 

Alla terza partita in otto giorni con il Cittadella ospite mercoledì al Bentegodi e il Pescara domenica, è logico ipotizzare ulteriori rotazioni rispetto a Vicenza: «Può essere il momento giusto per far rifiatare qualcuno che ha sempre giocato. Detto ciò, manderò in campo la migliore formazione possibile, perché portare a casa tre punti sarebbe molto importante per due motivi: continuare a dar seguito al bel momento che stiamo vivendo, e prepararci nel migliore dei modi alla partita di mercoledì». Obi, Gigliotti, Margiotta i favoriti per il rientro dal 1’. Quanto al modulo, si accettano scommesse... •

Francesco Arioli

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