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Chievo a tutto gas per il derby Aglietti programma il decollo

Vincere per volare:Aglietti ci crede FOTOEXPRESS
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L’aria, gelida, di gennaio conserva una nota elettrica. Sarà l’atmosfera della zona playoff, sarà la fiducia in crescita esponenziale dopo gli ultimi due successi. Sarà anche e soprattutto il pensiero del derby che il Chievo si giocherà col Vicenza e che il «Menti» ospiterà, stasera, con un paio di mesi di ritardo sul programma originario. Conservandone però intatti fascino e aspettative. Quelle dei biancorossi, a caccia di punti che allontanino ulteriormente le aree pericolose della classifica. Quelle dei gialloblù la cui posizione - camuffata proprio dal gioco delle partite da recuperare - potrebbe prossimamente riscoprirsi molto più vicina al vertice della Serie B. Un passo per volta, chiaro. Partendo da Vicenza, proseguendo (sabato) ad Ascoli, provando a chiudere l’ipotetico cerchio tra una settimana in casa col Cittadella nell’altra sfida - questa originariamente in calendario due giorni dopo Natale - slittata a causa del Covid. Sulla carta tre gradini da scalare sulla strada di una prepotente riemersione, nei fatti tre ostacoli - tutti robusti - da approcciare con le solite armi di cui il Chievo ha già dimostrato di poter disporre: umiltà, coraggio, energia, massima concentrazione. GUARDINGO... CON FIDUCIA. Alfredo Aglietti alla vigilia ha l’aria serena. Fiducia e sospetto convivono oltre i contrasti logici: «Ci giochiamo questo derby con una neopromossa che è però squadra di grandi tradizioni», racconta da Veronello, nel solito dialogo col suo ufficio stampa. «Il Menti è affascinante anche da vuoto, gli stimoli per fare bene ci sono tutti», si compiace. Con un appunto sul vuoto da Covid: «L’assenza di pubblico toglie molto», spiega, «ma ho notato molta più pacatezza tra i giocatori e tra i giocatori e gli arbitri. Certo le partite giocate in questo modo restano un po’ zoppe...». Al di là dei fattori ambientali «prevedo una partita molto difficile: mi auguro che possiamo ripetere una prestazioni come quelle delle ultime tre, quattro. Di certo», precisa ancora l’allenatore gialloblù, «dovremo essere bravi a fare girare i particolari dalla nostra parte perché credo che sarà una partita equilibrata. Conteranno molto concentrazione e attenzione». D’altra parte «per tutti e due si tratta di un’occasione importante per avvicinare i rispettivi obiettivi». PASSI AVANTI. Il rapporto tra Aglietti e la graduatoria del campionato resta delicato. Col tecnico distante eppure interessato, tanto per ricorrere a un altro ossimoro: «Questo è il primo dei recuperi che abbiamo per cui fare un risultato importante varrebbe un passo importante in classifica. È vero, ho sempre detto che la classifica la guardo più avanti», la sua aggiunta, «ma è chiaro che, anche per il morale, vincere varrebbe un’ulteriore iniezione di fiducia». Ancora più preziosa alla luce dei recuperi in organico, ormai praticamente al completo dopo i reintegri di Vaisanen e Canotto, «ma il suo è stato un infortunio lungo per cui dovremo essere molto attenti nell’impiego». Quel che Aglietti rivela è il piacevole imbarazzo di poter ballare tra i moduli, con il 4-2-3-1 sfoggiato a Cremona venti giorni fa pronto a riproporsi in alternativa al collaudatissimo 4-4-2. Con De Luca favorito nel ruolo di centravanti: «Magari mischierò le carte anche stavolta, ho tanti giocatori offensivi tutti bravi per cui è normale che poter scegliere per me diventi anche motivo di divertimento», sorride. «Abbiamo le soluzioni per giocare con le due punte o i tre trequartisti», conferma con un altro sorriso. Soltanto stasera la soluzione dell’enigma. •

Francesco Arioli

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