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È Semper il salva-Chievo Ravenna ko, si va a Cagliari

Meggiorini festeggiato dai compagni dopo il gol del vantaggio gialloblù FOTOEXPRESSRodriguez, rigorista infallibile
Meggiorini festeggiato dai compagni dopo il gol del vantaggio gialloblù FOTOEXPRESSRodriguez, rigorista infallibile
Meggiorini festeggiato dai compagni dopo il gol del vantaggio gialloblù FOTOEXPRESSRodriguez, rigorista infallibile
Meggiorini festeggiato dai compagni dopo il gol del vantaggio gialloblù FOTOEXPRESSRodriguez, rigorista infallibile

Ci pensa Semper, il Chievo avanza ma non incanta, si procura il terzo turno di Coppa Italia - e la trasferta a Cagliari, terra di Rolly Maran - lasciando però sul campo ancora qualche interrogativo. E la sensazione di un’opera realizzata per tre quarti. Fondamenta interessanti, al di là degli interpreti di ieri (chissà quali saranno quelli di domani) ma dettagli in corso di perfezionamento. Col Ravenna, dopo 120’ decisamente sudati (molto fuor di metafora visti i trenta e passa gradi e l’umidità del tardo pomeriggio) a decidere sono stati i calci di rigore, snodo indispensabile visto l’1-1 del triplice fischio. E lì a decretare il successo gialloblù sono arrivati i centri di Leverbe, Karamoko e Rodriguez ma, soprattutto, due grandi parate di Semper sui tiri di Pellizzari e Fyda, al di là della traversa di Ricchi. Terzo turno raggiunto dunque, pur in maniera avventurosa. Eppure sarebbe stato grottesco salutare il torneo dopo aver dilapidato le cinque, sei macro-occasioni neutralizzate dal superlativo Spurio o rimbalzate dai pali. E ritrovarsi fuori sull’unico, episodico calcio in porta dei romagnoli verso Semper. Normale che la squadra di Marcolini - ancora in costruzione - non abbia meccanismi stabilmente oliati. Più strano il modo in cui gialloblù, dopo un’oretta di gioco più che disinvolta, abbiano progressivamente rallentato il passo, finendo per restare ingabbiati dall’ordinata disposizione difensiva del Ravenna, squadra di Serie C sicuramente organizzata ma non propriamente trascendentale sul piano tecnico. E così quella che poteva diventare un’agevole tappa di avvicinamento al campionato si è trasformata a un certo punto ad un’affannosa, imprevedibile rincorsa al risultato. Conquistato con merito ma più di un rischio. La serata del Bentegodi, in realtà, comincia bene. Nel senso che il Chievo prende decisamente in mano il pallino, mette le tende nella metà campo del nemico, inizia a martellare dalle fasce (bene Bertagnoli, Brivio ad autonomia limitata), si affida costantemente all’ex Esposito, al di là di qualche suo errore di misura. E può contare soprattutto su un tridente ispirato dal nove e mezzo Pucciarelli, dinamico, cui si appoggiano Stepinski e Meggiorini. Proprio Stepinski non arriva per poco di testa - assist di Esposito - al 13’ sul pallone e ancora Meggiorini trova spazi a sinistra prima del destro dal limite del giovane playmaker. E ancora (21’) Pucciarelli all’indietro per Brivio con tiro bloccato. Soli 60” e la gara si sblocca: Meggiorini prima centra il palo, poi sull’appoggio di Stepinski infila in diagonale. Giusto così. I gialloblù potrebbero dilagare: tiro a giro ancora di Esposito al 32’ e bella parata di Spurio in angolo. Lo stesso Esposito batte dalla bandierina e Stepinski di testa obbliga il portiere a un volo plastico. E ancora Pucciarelli al 36’: tiro a giro appena a lato. Il Chievo adesso è persino bello, il Ravenna in apnea: verticale di Pucciarelli per Meggiorini stoppato dal portiere in uscita e nuova chance sempre per Pucciarelli che si gira bene dentro l’area: prodigio di Spurio. Il Ravenna pare alle corde ma non sbraca neppure sulla doppia, monumentale opportunità capitata a Stepinski nel giro di una cinquantina di secondi, a cavallo del 45’: parata sul primo, calcio alto sul secondo. Non ci sono dubbi su chi comandi e, tanto per ribadire, dopo 3’ della ripresa Bertagnoli sfrutta un appoggio di Karamoko per sparare da dentro l’area: palo pieno. Gara in ghiaccio dunque? Niente affatto. Perché al primo rilassamento Raffini raccoglie un pallone vagante sugli sviluppi di un angolo e infila nell’angolino dal limite. Il Chievo qui rallenta, il Ravenna si accontenta di mettere altro cemento tra le linee. Il caldo combina il resto. Ma ci sarebbero ancora le due chance capitate ad Esposito (grande apertura del subentrato Djordijevic) e Pucciarelli allo scadere. Vince sempre Spurio. Che ai supplementari ipnotizza pure Vignato dopo il bello scambio con Djordijevic. Il Ravenna, già in dieci, perde pure mister Foschi, un po’ troppo agitato in panchina. Si va ai rigori dunque, sotto la Sud: nel Chievo sbaglia solo Esposito, di là si esalta il gigante Semper. Ospiti a casa, si va in Sardegna. •

Francesco Arioli

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