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Il punto su Eccellenza e Promozione

Il tecnico Lucio Merlin: «Marocchio lo stimo, bravi sia Chirigato che Perinon. Canovo? Non si discute»

Lucio Merlin
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Lucio Merlin

L'elogio al pragmatismo di Simone Marocchio, l'occhio strizzato agli emergenti Alessandro Ghirigato e Filippo Perinon.La griglia dei tecnici d'Eccellenza e Promozione è sempre un riferimento irrinunciabile per le previsioni estive.

L'occhio acuto di Lucio Merlin, navigato tecnico veronese con esperienza maturata anche nel Rodigino e nel Mantovano, si diletta nel farne la tara. Chi viene, chi va; chi dà certezze, chi suscita interesse. Senza rinunciare ad un'ampia riflessione sulla complessità del mestiere d'allenatore. «In Eccellenza l'Ambrosiana ha pescato bene con Paolo Corghi», la prima riflessione di Lucio. «Vi racconto un aneddoto: vengo da tre anni al Porto Mantovano. Paolo viene da lì, è venuto a trovarci, ho avuto modo di conoscerlo personalmente. Mi piace la sua idea di calcio: sa cosa proporre, come leggere le partite. Ovunque è andato ha fatto bene. Ma anche Filippo Damini, che lo sostituirà a Villafranca, è un nome sul quale io punterei: la salvezza di Sona in D è un risultato che non deve passare inosservato. Può confermarsi in categoria».

L'evoluzione del calcio ha trasformato i sistemi d'allenamento. Anche nei dilettanti. «Oggi i principi di gioco precedono gli schemi», la lettura di Merlin, «conta fissare un obiettivo, come il modo di recuperare palla o di attaccare in fase di possesso, l'allenamento serve a condividerne l'applicazione sul campo. Di schemi imposti, provati e riprovati per volere del tecnico, non si vive più». L'aumentare delle conoscenze nel dilettantismo si scontra con l'esigenza di lavorare di fino, tarando proposte adattate a abitudini, stili di vita, diverse modalità di gestione del corpo di atleti non professionisti. «La componente del divertimento rimane fondamentale, ma dipende sempre da una mentalità votata al sacrificio: mai viceversa», spiega Merlin.

«Il mio pensiero è questo: è sempre la società a dover dettare una linea di lavoro. A Trecenta e a Nogara la presa di posizione della società nei confronti di un certo modo di lavorare mi ha fatto vivere, assieme ai ragazzi, esperienze di dedizione intensa, assoluta. E proprio per quello i rapporti durano sinora. A volte si bada troppo ad accontentare troppe teste: la filosofia del lavoro di una società viene prima di tutto, in ogni categoria. Ogni altra valutazione tecnica ne è subordinata».

Il tema è caldissimo, non mancano scuole di pensiero divergenti, così come i loro capostipiti. «Personalmente stimo molto Simone Marocchio», la carezza di Merlin. «Come idee di calcio siamo agli antipodi, eppure guardate il suo San Giovanni: preso in una situazione critica lo ha condotto alla salvezza. Pochi leggono le partite come lui».

Marocchio non è l'unico dei decani. «Ogni tanto sento critiche a Gianni Canovo. Francamente sorrido: ha vinto quattro campionati di fila in tre categorie differenti. Impossibile discutere la sua carriera. Lui, come Sona, sono tra gli inossidabili del nostro calcio. Il Montorio? Globalmente stanno lavorando molto bene: giusto prosegua il ciclo-Paese. Il ritorno di Piuzzi a Belfiore? Una scelta di calibro di una società che conosco bene: un connubio interessante, Roberto sa insegnare calcio». Perinon e Ghirigato, due top da giocatori, alleneranno per la prima volta in Promozione a Lugagnano e Santa Lucia.

«Un vissuto di campo come il loro li aiuterà nella gestione», il commento, «se sono stati scelti da due piazze storiche non è un caso. Faccio un in bocca la lupo a Nicola Chieppe, tecnico meticoloso che torna in Promozione a Cadidavid. Mozzecane con Colantoni ha preso un calibro da novanta. E chiudo con l'Oppeano: Andrea Corrent può crescere molto. Ha proposto un calcio di grande qualità a Isola Rizza, gliene va dato atto»..

Riccardo Perandini

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