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Eccellenza

Garda, salvezza da brividi: «Siamo andati oltre i nostri limiti»

Matteo Fattori
Matteo Fattori
Matteo Fattori
Matteo Fattori

L'adrenalina è ancora lì, a fior di pelle. Non vuol saperne di andare via: racconta, senza servirsi della parola, le vibrazioni di una piccola grande impresa. Matteo Fattori distende il sorriso: l'ufficialità della salvezza del suo Garda è in archivio da più di una settimana.

Pass per un nuovo anno in Eccellenza staccato lungo la strada maestra del campionato, senza passare dalle strettoie dei play-out. Venticinque punti sono la sintesi matematica di un successo che sente suo, come non potrebbe essere altrimenti. «Ogni gioia nel calcio va condivisa con i compagni di viaggio», l'incipit di Fattori. «Oggi festeggiamo una rimonta che forse ha poco di logico, sicuramente è tra i risultati inattesi della stagione. Però è reale ed ha un sapore dolcissimo. Ringrazio la società, lo staff e tutti i ragazzi, dal primo all'ultimo, in primis chi ha giocato meno. Ci siamo salvati insieme, tutti uniti verso l'obiettivo: nessun escluso».

Garda per Fattori è un giardino di rigenerazione: quando arriva, porta sempre la squadra oltre il proprio limite. Al terzo posto in Promozione nel 2016, all'insperata salvezza diretta ora, a distanza di sei anni.  «Sono grato alla dirigenza per avermi dato una nuova opportunità», prosegue. «La nostra forza è stata nella capacità di rimetterci sempre in discussione, dalla preparazione delle sedute alla condotta di gara, la domenica. Dove ho lavorato maggiormente? Dove mi piace di più: sul piano tattico, un mio pallino». Tecnico tra i più meticolosi sulla piazza, Fattori. Ex professionista da giocatore, in ballo tra Prima, scollinata ben due volte, ed Eccellenza, una volta passato in panchina. «Ho chiesto ai ragazzi di giocare sempre per aggredire l'avversario», la spiegazione. Questo Garda non avrebbe avuto l'attitudine a fare densità difensiva per agire di rimessa. La svolta? L'aver vinto a Villafranca, infliggendo alla capolista dei record la prima sconfitta stagionale, dopo i punti persi a tavolino col Pescantina: errore veniale il nostro, ma avevamo vinto anche allora». Sull'altare il gruppo, com'è lecito che sia: nessun nome specifico, Fattori abbraccia tutti i suoi ragazzi. «L'impresa è di tutti», conclude. «Abbiamo imparato a giocare oltre i nostri limiti: questa stagione ci rimarrà nell'anima. Il prossimo anno? Attendo un colloquio con la società, sono a disposizione».

«Festeggiamo una salvezza contro ogni aspettativa e ogni pronostico - il commento del direttore sportivo Simone Cristofaletti - conoscevamo le difficoltà legate all'affrontare l'Eccellenza dopo un rifacimento totale della rosa. Il fattore di svolta? Aver creduto, tutti insieme, di poter giocare oltre i nostri limiti. E' in quest'ottica che va fatto un plauso a mister Matteo Fattori: ha portato disciplina, ordine tattico, intensità. E' un cultore del lavoro, per come sta sul campo mi rivedo in lui. La sua mentalità è stata assorbita dal gruppo e nel medio lungo periodo ha fatto la differenza».

Riccardo Perandini

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