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cambio allenatore in eccellenza

PescantinaSettimo, Alfuso esonera Orfei. Ma il gruppo è con lui

Fatale al tecnico il rovinoso 0-3 interno col Vigasio. Il diesse Donadel: «Paghiamo le troppe assenze»
Giovanni Orfei, licenziato (a sinistra), e il presidente Lucio Alfuso
Giovanni Orfei, licenziato (a sinistra), e il presidente Lucio Alfuso
Giovanni Orfei, licenziato (a sinistra), e il presidente Lucio Alfuso
Giovanni Orfei, licenziato (a sinistra), e il presidente Lucio Alfuso

Il PescantinaSettimo cambia allenatore. Si è chiusa anzitempo la collaborazione con l’ex Provese e Mozzecane Giovanni Orfei. Ex difensore professionista, Orfei era al secondo anno di mandato in d’Eccellenza e la sconfitta interna patita con il Vigasio (0-3) si è rivelata fatale.

Pur in assenza di frizioni con un gruppo unito e compatto con il suo condottiero, Orfei paga una classifica deficitaria: il PescantinaSettimo è penultimo a quota diciotto punti.

Il comunicato della società

«Al mister vanno i ringraziamenti per il lavoro svolto in questo anno e mezzo», si legge nel comunicato diramato dalla società, firmato dal presidente Lucio Alfuso. «Purtroppo nel calcio spesso gli allenatori pagano in prima persona anche errori di un gruppo, di uno staff o di una società. Auguriamo, come PescantinaSettimo, a Giovanni le migliori fortune sportive».

Intricata ma non compromessa la situazione: il cruccio maggiore, per Orfei, è stata l’impossibilità di disporre della rosa completa per ampi tratti della stagione. Defezioni che, unitamente a episodi non felici, hanno contribuito non poco ad aumentare il coefficiente di difficoltà di un campionato di livello come l’Eccellenza.

Le difficoltà con la rosa

«Abbiamo costruito la rosa con un’identità precisa, sull’equilibrio tra profili d’esperienza e giovani da far maturare», rivela il direttore sportivo Gregory Donadel. «Purtroppo quell’identità di squadra non è praticamente stata a disposizione di mister Orfei. E faccio i nomi: Brunelli e Righetti, due classe 2004 sui quali contavamo, fuori per infortunio; per un mese e mezzo siamo stati senza capitan Cappelletti e Bertoldi. Ratti lo abbiamo avuto tre partite sole, Ceretta si è rotto il legamento due settimane fa, avremo anche Anselmi, un 2003, indisponibile. Per una realtà come la nostra sono sottrazioni di grande rilievo: io per natura non cerco alibi ma questa è la realtà».

Orfei, da quanto s’apprende, paga una situazione complessa tradottasi, nel tempo, in una posizione di classifica che desta preoccupazione. Non c’è un sostituto nominato. «La società è al lavoro per individuare un profilo adeguato al progetto e alla filosofia della società», conclude Donadel. «Il gruppo è unito: non servono rivoluzioni. Cerchiamo un profilo di categoria che sappia lavorare coi giovani: insieme, remando tutti dalla stessa parte, affronteremo le tredici partite che mancano con l’obiettivo di salvarci con ogni mezzo».

Riccardo Perandini

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