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Breonio-Molina, che strappi in salita

Salite e allegria   Il gruppo di ciclisti che ha affrontato le rampe di Molina, Breonio e Masua
Salite e allegria Il gruppo di ciclisti che ha affrontato le rampe di Molina, Breonio e Masua
Salite e allegria   Il gruppo di ciclisti che ha affrontato le rampe di Molina, Breonio e Masua
Salite e allegria Il gruppo di ciclisti che ha affrontato le rampe di Molina, Breonio e Masua

La stagione ciclistica volge al termine (domenica ultima gara del caledario alla Veneto Classic) e buona parte dei prof ha già concluso l’annata. Spazio quindi alle pedalate in libertà, come quella che propone Massimiliano Riccio, ex corridore con l’Ausonia. Sotto la denominazione “Eventi del Pendola”, organizza, all’inizio con Edoardo Zardini, una serie di sfide tra atleti di qualsiasi categoria, dai prof agli amatori. Il Covid ha interrotto gli incontri dal vivo nello scorso anno, «ma abbiamo sopperito con lo Strava Challenge con una salita ogni due-tre settimane» e premi consistenti in vini delle cantine veronesi o buoni ristorante. Sono seguite, quando la pandemia lo ha permesso, sfide sulle salite di Molina, Breonio e Sant’Ambrogio per chiudere con una pedalata in compagnia in Valpolicella, tra Pendola e Masua. C’erano Alessandro Fedeli, Andrea Guardini, Giovanni Lonardi, Enrico Zanoncello, Debra Silvestri, Alice Gasparini, Alessia Vigilia, Martina Fidanza, Lello Ferrara, Nicholas Dalla Valle, Filippo Zana, Omar El Gouzi, Marco Corrà, Luca Coati, Camilla Chesini e, reduce dal Giro di Lombardia, Davide Formolo. E c’era Dimitri Konyshev, diesse della Gazprom, che sulle strade della Valpolicella conquistò in solitaria un Palio del Recioto prima di essere uno dei migliori professionisti tra il 1989 e il 2006. Tutto si è concluso con rinfresco e brindisi augurale in allegria e un arrivederci alle prossime sfide. •. R.P.

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