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L'analisi

WithU vuole volare alto con SuperMozic e Keita: l'obiettivo di Stoytchev

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L’allenatore di WithU Verona Radostin Stoytchev (fotoExpress)
L’allenatore di WithU Verona Radostin Stoytchev (fotoExpress)
L’allenatore di WithU Verona Radostin Stoytchev (fotoExpress)
L’allenatore di WithU Verona Radostin Stoytchev (fotoExpress)

Due mesi all’inizio del campionato. Tra pochi giorni, l’8 agosto, ci sarà il raduno ufficiale della squadra. Inizierà la preparazione in vista della prossima stagione. Molto attesa. Sarà vissuta con tanta determinazione e con l’ambizione di andare lontano. O meglio, con l’intenzione di fare i primi passi di un cammino che Verona Volley sogna lastricato di progressi. Rado Stoytchev, l’allenatore, non si nasconde. L’ha detto e ribadito: nel giro di due anni vuole arrivare a giocare per lo scudetto. Non solo entrare tra le prime otto alla fine della stagione regolare, ma avanzare, salire. Quindi non si parla semplicemente di partecipare alla post season, ma volare alto e sfidare le corazzate in semifinale e poi, chissà, magari pure in una finale.

 

Sguardo all’orizzonte

Obiettivo ambiziosissimo che adesso appare persino utopico. Ma Stoytchev ci crede. Si è cucito addosso una squadra su misura con giovani promesse da plasmare nel tempo. Campioni in divenire, che costano il giusto e che magari, come Mozic o Keita, hanno rinunciato a offerte più allettanti di club più blasonati per avere la possibilità di giocare e soprattutto di crescere. E Verona vuole sfruttare questa scelta per prendere il volo e scalare la graduatoria sulle ali di ragazzi ambiziosi e pieni di talento.

Sulla tabella di marcia, nel programma della società, questa stagione dovrebbe costituire una tappa di avvicinamento alla vetta, un passaggio per amalgamare la squadra, farla migliorare e poi, magari con qualche aggiustamento di mercato mirato, puntare a fare il balzo. Per conquistare qualche trofeo.

 

Piedi per terra

La società ci crede, i tifosi sognano. Ma sempre con i piedi per terra. Perché questo progetto non ha nulla di nuovo: rivangando il recente passato già la Bluvolley, la vecchia società, voleva portare Verona a giocare per lo scudetto. Nel 2017 era stato lanciato il famoso “Bv20”, un programma triennale che avrebbe dovuto proiettare la squadra, all’epoca era ancora Calzedonia, a giocare per il tricolore nel giro di tre anni e cioè entro il 2020. Ma la società, dopo l’incredibile stagione 2015-2016 con la conquista della Challenge cup e l’indimenticabile serie play off ai quarti di finale contro Perugia, fece il passo più lungo della gamba e saltò tutto. Ci fu la rottura con l’allenatore, allora era Andrea Giani, poi con Nikola Grbic, quindi non ci fu il rinnovo con lo sponsor del Gruppo di Sandro Veronesi; infine cambiò il nome della società da Bluvolley a Nbv Verona. Un lento e inesorabile declino aggravato anche dalla difficile congiuntura economica.

 

La ripartenza

Anni complicati che trascinarono la società, giusto un anno fa, a decidere di vendere il titolo sportivo a una nuova cordata di soci, tra cui lo storico direttore sportivo Gian Andrea Marchesi e l’allora direttore generale Fabio Venturi, che hanno tirato una linea e sono ripartiti da zero con il nome di Verona Volley affidandosi ancora a Stoytchev, l’allenatore che subentrò a Grbic nella stagione 2019-20. Un anno di assestamento, con la squadra che ha conquistato la salvezza all’ultima giornata (ma avrebbe potuto anche centrare i play off tanto la classifica era corta) e ha brindato all’exploit del giovanissimo Mozic (al suo primo anno ha conquistato il titolo di bomber della Superlega).

Ora, come detto, la società è pronta a cambiare passo. Sono arrivati Keita, Perrin e l’opposto russo Sapozhkov. Dinamite nel motore per volare alto. Due grandi ex gialloblù vedono bene questa nuova squadra. Bruno Bagnoli, storico allenatore della Marmi Lanza, ha detto che potrebbe essere la sorpresa del campionato. Matteo Tex De Cecco, che è stato il suo vice per tanti anni, oltre che di Giani e di Grbic, sostiene che WithU Verona potrebbe addirittura insinuarsi tra le prime quattro. L’avvio di stagione sarà tosto, subito Piacenza, Trento e Perugia, tre big. E già dalle prime tre giornate si potrà capire fin dove potrà arrivare questa squadra. 

Marzio Perbellini

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