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WithU a Monza per il tris «Ma è una sfida difficile E c’è l’incognita Grozer»

L’esultanza Rok Mozic festeggia un punto nella supersfida contro la Lube Civitanova FOTOEXPRESS
L’esultanza Rok Mozic festeggia un punto nella supersfida contro la Lube Civitanova FOTOEXPRESS
L’esultanza Rok Mozic festeggia un punto nella supersfida contro la Lube Civitanova FOTOEXPRESS
L’esultanza Rok Mozic festeggia un punto nella supersfida contro la Lube Civitanova FOTOEXPRESS

Cinque giornate alla fine della regular season e la corsa ai play off si infiamma. Domani, Withu Werona sarà a Monza per uno scontro diretto cruciale contro una squadra in grande forma che, prima del ko nell’ultimo turno contro Trento, aveva vinto quattro partite di fila. Un avversario temibilissimo, come sottolinea Dario Simoni, il vice allenatore di Verona: «Ci aspettiamo una partita difficile come sempre, come questo campionato ci ha insegnato. Affrontiamo una squadra che in casa gioca molto bene, si appoggia a giocatori importanti. Hanno perso momentaneamente l’opposto, ma possono contare su un sostituto di buon livello. Inoltre, hanno un libero molto forte e tre centrali di qualità». Tra l’altro, specifica: «Non sappiamo se Grozer alla fine scenderà in campo o meno. Per questo motivo dobbiamo farci trovare pronti tatticamente e prepararci all’eventualità che lui ci sia». I gialloblù arrivano all’appuntamento dopo due successi di peso, contro Milano e con la Lube, entrambi ottenuti in casa. Stavolta dovranno provare a confermarsi in trasferta. «La vittoria con la Lube? Credo che la cosa importante siano stati i punti fatti», continua Simoni. «Potevano essere tre, abbiamo giocato una ottima partita e purtroppo siamo andati al tie-break. Non era per niente scontato vincere, quindi siamo stati davvero bravi. Ci ha dato morale, ma non dobbiamo dimenticare che siamo anche quelli che hanno perso a Taranto tre settimane fa. Dobbiamo continuare a lavorare con intensità». E magari sfoggiando qualche altra sorpresa tattica come quella che ha disorentato la Lube schierando Keita opposto e Magalini in banda. Ma a livello tattico, concretamente, quali sono le differenze tra proporre Sapozhkov o Keita come opposto? «Le differenze sono due», risponde Simoni. «La prima è che Keita attacca con una velocità completamente diversa da Sapozhkov, quindi il muro avversario si deve muovere diversamente. La seconda è che il palleggiatore sa di avere un giocatore con caratteristiche differenti e può variare la distribuzione. Poi gli avversari si possono trovare spiazzati al servizio, dovendo cambiare bersaglio. Questa è un’arma in più che sappiamo che può funzionare». E che d’ora in poi costituirà un grande vantaggio nelle mani di Stoytchev. •.

Marzio Perbellini

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