<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
LO SCENARIO

Verona si prepara al futuro. Punterà sulla linea verde?

Primavera è un periodo caldo per il mercato della pallavolo. Si muovono le big e poi a cascata tutte le altre. Prima si saziano i pesci grossi. È il momento in cui le società entrano nel vivo delle contrattazioni per allestire la squadra della prossima stagione. Ma non si possono fare i conti senza l’oste. Se non si sa di preciso cosa c’è in cassa, quale è il budget a disposizione, è davvero complicato muoversi per allestire un sestetto. Verona è un po’ in questa situazione anche perché ancora non c’è traccia di un probabile main sponsor. Intanto, Kaziyski, dopo la grande stagione di quest’anno, quasi certamente partirà: ha un ingaggio importante e ancora tanto da dare e può puntare a vincere grandi trofei. Così come Thomas Jaeschke, stagione in ombra la sua ma è nel mirino di diverse società. Entrambi quasi certamente il prossimo campionato non vestiranno più la maglia gialloblù. Spirito, Jensen, Bonami, Caneschi e Aguenier invece dovrebbero, o potrebbero, fermarsi. Tra i centrali a dire il vero però ne potrebbe partire uno e venire così inserito Zingel. In banda poi, a prendere il posto di Kaziyski e Jaeschke, potrebbero essere schierati Magalini e Asparuhov, anche se, a dire il vero, almeno un posto quattro dovrebbe avere un po’ più di esperienza. Ma se verrà confermato il blocco delle retrocessioni, la società potrebbe anche osare per un anno di transizione in attesa di tempi migliori. E Stoytchev sarebbe disposto a fermarsi in un contesto simile? È un allenatore importante, con un grande palmares, ambizioso, deve intravvedere un progetto a lungo termine per puntare su una squadra. Potrebbe anche accasarsi con qualche big, in Italia o all’estero. Al momento per Verona non sembrano esserci - almeno da quello che emerge, poi tutto è possibile - tante alternative. Sposare la linea verde sarebbe quindi una scelta quasi obbligata. Ma potrebbe anche rivelarsi un’opportunità per la società e per i giocatori. In questo senso, a Padova, è successo con Mattia Bottolo: hanno fatto di necessità virtù e il giovane schiacciatore è esploso. Si dice sempre che bisogna puntare sui giovani ma poi finisce che per non rischiare si ricorra volentieri a profili più rassicuranti. Ecco, questa potrebbe essere la volta buona per dare a ragazzi come Magalini, Zanotti, Donati, Asparuhov una grande occasione. 

Marzio Perbellini

Suggerimenti