Verona si affida a Mozic Serviranno le sue bordate

In questo rush finale per la salvezza, con cinque squadre racchiuse in tre punti, dall’ottavo al dodicesimo posto, ogni cosa avrà il suo peso. Ogni dettaglio sarà determinante per spostare gli equilibri tra il baratro e la permanenza in Superlega. In un momento così delicato conteranno soprattutto tenuta fisica e solidità psicologica. In conforto di quest’ultima ci sono anche i numeri che, se da una parte adesso lasciano il tempo che trovano, dall’altra possono essere utili per rafforzare l’autostima. I gialloblù si presentano ai blocchi di partenza sul rettilineo degli ultimi 100 metri con percentuali rassicuranti perché sono complessivamente più solide di quelle delle dirette avversarie. Sulla linea di partenza di questo sprint salvezza, come detto, ci sono cinque team. Dall’ottava Verona, a quota 24, alla dodicesima Padova, a 21, ci sono tre punti. In mezzo Cisterna (24), Taranto (23) e Vibo (22), rispettivamente nona, decima e undicesima. Verona nei confronti di queste concorrenti con le quali si gioca non solo la salvezza ma anche l’ultimo posto per i play off, vanta il miglior attacco con il 48%, il miglior quoziente muri set (2,18) assieme a Taranto e il secondo quoziente ace per set (1,15) dopo Padova, che con il suo 2,02 è in testa alla Superlega. In ricezione, la squadra di Stoytchev, rispetto a questo gruppetto di coda, è terza al 25,9% dopo Taranto e Vibo. E se questi numeri adesso non hanno più alcun peso, se non quello di rappresentare un dato oggettivo ma ininfluente, fondamentali invece saranno le avversarie che queste squadre dovranno sfidare da qui alla fine. Perché non tutte hanno lo stesso cammino. Cisterna, a 24 punti come Verona, ma nona per peggior quoziente vittorie, dopo aver conquistato due punti inimmaginabili al PalaPanini con Modena, a Ravenna avrà il match point per la salvezza. Per quanto riguarda Taranto la gara clou sarà quella a Milano il 20 marzo. Per Vibo e Padova, infine, a segnare la stagione sarà lo scontro diretto del 13 marzo. Sfida al altissima tensione alla Kioene Arena soprattutto per i patavini perché se dovessero perdere potrebbero davvero compromettere la permanenza in Superlega visto che poi all’ultima giornata (per loro solo due partite alla fine della regular season come per Taranto, mentre tutte le altre ne hanno tre) andranno in trasferta nel tempio del volley di Modena. E Verona? I gialloblù hanno tre avversarie e tutte belle toste: Piacenza, Monza e Civitanova. Vero che con una serie di risultati favorevoli sugli altri campi potrebbe anche salvarsi senza fare più punti e questo eventualmente grazie al quoziente vittorie (9) qualora venisse agganciata a quota 24 da Taranto o Vibo (che ora ne hanno 7), ma resta il fatto che ovviamente non può dormire sonni tranquilli e dovrà assolutamente cercare di sfilare almeno un punto dalle prossime avversarie. E Monza al Forum con il pubblico delle grandi occasioni, e di sicuro ci sarà, potrebbe essere l’avversaria perfetta. Fermo restando che Mozic, bomber della Superlega a quota 425 davanti a Leon (398) e Abdel-Aziz (390) non si inceppi proprio sul più bello. Perché Verona dipende moltissimo dalle sue bordate. La salvezza passa anche e soprattutto dalle sue mani. Quando lui non gira, la squadra purtroppo si inceppa. Fa ben sperare il fatto che nelle ultime gare si è visto anche un ottimo Jensen e l’augurio è che continui così fino alla fine perché ci sarà bisogno anche di lui.•.