<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Verona, energia da vendere Mozic è il vero trascinatore

Asparuh Asparuhov  in attacco nel match contro Perugia FOTOEXPRESSMads Jensen contro il muro di Sebastian Solè e Wilfredo Leon FOTOEXPRESS
Asparuh Asparuhov in attacco nel match contro Perugia FOTOEXPRESSMads Jensen contro il muro di Sebastian Solè e Wilfredo Leon FOTOEXPRESS
Asparuh Asparuhov  in attacco nel match contro Perugia FOTOEXPRESSMads Jensen contro il muro di Sebastian Solè e Wilfredo Leon FOTOEXPRESS
Asparuh Asparuhov in attacco nel match contro Perugia FOTOEXPRESSMads Jensen contro il muro di Sebastian Solè e Wilfredo Leon FOTOEXPRESS

È presto per fare bilanci, davvero prematuro tirare delle somme. Però, analizzando le prime due gare di Verona Volley in questa nuova stagione, contro Trento e Perugia, qualche impressione si può certamente ricavare. Intanto, come premessa, bisogna subito ricordare che l’avvio del campionato per i ragazzi allenati da Stoytchev non è stato tra i più semplici visto che hanno affrontato due corazzate (anche se pure loro ancora alle prese con la migliore condizione) che vantano nel sestetto tra i migliori top player in circolazione. Trento, oltre all’astro nascente Michieletto, ha la coppia di centrali serba tra le più forti al mondo, Podrascanin e Lisinac. Per non parlare del sempreverde Kaziyski. Gli umbri, invece, fanno paura con la loro diagonale di martelli Anderson e Leon, oltre al regista Giannelli. Eppure, entrambe le formazioni hanno dovuto sudare non poco per piegare i giovanissimi ragazzi gialloblù tra i quali non pochi debuttanti in Italia. Quello che è certo è che Verona Volley non ha sfigurato. Ha sì perso con entrambe le rivali (3-0 e 3-1) ma non è stata spazzata via. Anzi. Ha venduto cara la pelle e, soprattutto contro Perugia, è stata davvero vicina ad andare al tie break. Pure Trento, comunque, a un certo punto, vedi il secondo set quando Verona ha avuto tre palle set per andare sull’1-1, se l’era vista brutta e questo ribadisce che la squadra è combattiva e non si piega facilmente. La seconda impressione riguarda il giovane Mozic, schiacciatore sloveno di appena 19 anni ma che ha grinta e sfrontatezza in abbondanza. In due partite ha totalizzato 42 punti ed è stato il top scorer di entrambi gli incontri. Domenica al Forum ha trascinato l’attacco e ha incitato a più riprese il pubblico chiamando a sostenere la squadra. Riuscendoci ovviamente. Tanto carattere oltre ad essere davvero forte. Tra le note positive anche Spirito, che in campo sembra molto tranquillo e sicuro. Gioca palle più spinte e anche più lontane: avere a fianco un campione come Rapha non potrà che giovargli. Oltre a dargli sicurezza. Ancora un po’ in ombra, invece, Jensen e Asparuhov. Se l’opposto svedese può in parte essere giustificato dal fatto che ha un ginocchio che lo tormenta, Asparuh sembra bloccato soprattutto da una questione emotiva. Grinta e determinazione non gli mancano, solo che non riesce ancora a incanalare bene tutta la sua energia. Si becca tante parole da Stoytchev e lui non fa una piega. La speranza è che si spossa sbloccare, perché Verona ha bisogno di avere un altro martello arrembante da schierare con Mozic. Magalini è in agguato. A centro rete poi Cortesia deve ancora ambientarsi, Nikolic ha fatto vedere di poter dire la sua, come pure Zanotti. In ricezione, infine, buona l’accoppiata Bonami-Donati, qui la grinta non manca mai. Domenica al Forum arriva Cisterna e Verona stavolta dovrà provare a vincere per davvero. È il primo scontro diretto della stagione.•.

Marzio Perbellini

Suggerimenti