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Verona centra l’obiettivo A Ravenna tre punti d’oro

La grinta di Luca Spirito, partito titolare in regiaVerona Volley festeggia al Pala De Andrè di RavennaLorenzo Cortesia, uno degli ex del match, in attaccoNiels Klapwijk, il migliore in campo per Ravenna, sul muro di Verona
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La grinta di Luca Spirito, partito titolare in regiaVerona Volley festeggia al Pala De Andrè di RavennaLorenzo Cortesia, uno degli ex del match, in attaccoNiels Klapwijk, il migliore in campo per Ravenna, sul muro di Verona

Missione compiuta, Verona non sbaglia vince 1-3 con Ravenna, squadra già retrocessa, e torna dalla Romagna con tre punti pesanti in tasca e l’ottavo posto provvisorio in classifica tra gli applausi dei tanti tifosi della Maraia gialloblù andati in trasferta a sostenerla. In un balzo - era dodicesima - ha superato, in una graduatoria cortissima con cinque squadre racchiuse in tre punti, Padova, Vibo, Cisterna e Taranto e oggi aspetterà di vedere cosa combineranno le dirette concorrenti: Padova ospiterà Milano, Vibo riceverà Perugia, Taranto avrà in casa Civitanova mentre Cisterna ieri sera a Modena nel posticipo delle 20.30 ha vinto al tie break. Se tutto andrà come da pronostico, i gialloblù questa sera potrebbero così confermare l’ottavo posto e fare il pieno di ossigeno in vista della gara del 12 marzo a Piacenza. Il prossimo week-end, infatti, non ci sarà il campionato perché c’è la Coppa Italia. Una pausa provvidenziale in vista del rush finale che poi vedrà i gialloblù al Forum contro Monza per l’ultima gara della regular season e contro la Lube per il recupero della quarta giornata di ritorno, ma non c’è ancora una data. Intanto i ragazzi di Stoytchev possono respirare a pieni polmoni. Al Pala De Andrè, nonostante la Conasar sia già retrocessa e in questo campionato non abbia ancora vinto una gara, non c’era nulla di scontato: i padroni di casa senza nulla da perdere potevano giocare a briglia sciolta mentre Verona, partita con Spirito titolare in regia, era obbligata a vincere. E nei primi due set non c’è stata storia, i gialloblù spinti da un grande Jensen hanno dominato in tutti i fondamentali. Poi, sullo 0-2, per i romagnoli Andre Luiz ha sostituito Biernat al palleggio e sono entrati Ulrich e il giovanissimo Alessandro Bovolenta, figlio di Viktor (per la gioia del pubblico). E con Klapwijk a comandare, Ravenna è riemersa. Ha lottato fino alla fine della frazione annullando anche un matchball ai gialloblù prima di imporsi 26-24 su un attacco fuori di Magalini (entrato per Asparuhov). Sull’1-2 sarebbe anche potuta emergere un po’ di paura. E invece, con Rapha per Spirito e Zanotti per Aguenier, Verona si è affidata a Mozic, 24 punti e Mvp, ed è volata tranquilla sul traguardo.•.

Marzio Perbellini

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