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VOLLEY SUPERLEGA

Raphael, il giorno dell'addio: 30 anni di pallavolo e un palmares infinito

Raphael, il capitano di Verona Volley
Raphael, il capitano di Verona Volley
Raphael, il capitano di Verona Volley
Raphael, il capitano di Verona Volley

Il capitano Raphael saluta Verona Volley, torna in Brasile con la famiglia dopo due stagioni in Superlega con la squadra gialloblù. A un mese dai 44 anni il regista brasiliano è stato il giocatore più vecchio di sempre a calcare i campi della serie A italiana. Lasciare la pallavolo, ma mai dire mai, una scelta sofferta, perché fisicamente è ancora in ottime condizioni e lo spirito, la grinta, sono quelli di sempre. Le lacrime di domenica  al PalaPanini sono state rivelatorie. Tanta commozione a fine partite, anche della moglie Ana e dei tre figli. Poi l'abbraccio coi compagni, il saluto ai tifosi. Tutto ha fatto presagire che l'esperienza sul rettangolo di gioco stava per concludersi dopo 30 anni ad alzare palloni e aver indossato la maglia verdeoro con l'unico rammarico di aver solo sfiorato le Olimpiadi del 2012, 2016 e 2020 ( per due volte si è fatto male e l'ultima volta non era in forma)  e aver giocato oltre che in Italia anche in Russia, Turchia e, ovviamente in Brasile. Superfluo elencare i trofei e i riconoscimenti individuali raccolti in tre decenni di attività. Tantissimi vinti con Trento negli anni d'oro con Rado Stoytchev allenatore e Matey Kazyiski compagno di squadra. 

Domenica a Modena, dunque, nei play off del quinto posto,  l'ultima partita di un campione il cui nome rimarrà per sempre scolpito negli albi d'oro di questo sport.

Domani l'intervista a Raphael sul giornale

Sentito il saluto della società. Questa la lettera che gli ha scritto il presidente Stefano Fanini:

Capitan Rapha, primo glorioso Capitano nella storia di Verona Volley, chi meglio di Te poteva presentarci al mondo della pallavolo quando siamo “nati” assieme nel luglio del 2021 e rappresentarci in campo e fuori. Hai subito creduto in noi è bastato poco, lo sappiamo, a convincerti. Una breve telefonata di Rado, Tuo condottiero di tanti precedenti trionfi e via, eri già pronto a partire dal Brasile con tutta la tua famiglia, anche con un contratto in bianco ma con tanto entusiasmo. Non lo dimenticheremo MAI. Non avevamo mai avuto dubbi di aver scelto l’UOMO giusto per noi, la base più solida ed esperta da cui partire, il nostro primo tassello per far comprendere a tutti i tuoi compagni la serietà del nostro progetto ed i valori in cui crediamo e con i quali volgiamo crescere. Sei stato per noi in campo e fuori un atleta prezioso che ha saputo tendere la mano, ogni giorno, a tutti i compagni e sappiamo bene, lo scorso anno, tutte le difficoltà che abbiamo vissuto assieme sino all’ultima gara di campionato in cui la posta in palio era davvero altissima; hai compattato la squadra trasformando la comprensibile paura in indomito coraggio. Ragazzi splendidi, lo scorso e quest’anno, che ti hanno saputo ascoltare per comprendere come si diventa campioni ed affrontare gioie e difficoltà e soprattutto aiutarsi e restare uniti per il bene comune della squadra, del club e dei tifosi. Vederti ogni giorno in allenamento è stato per me e per tutti noi uno spettacolo per il tuo grande impegno e dedizione e lo è stato altresì vedere l’ammirazione nei tuoi confronti dello staff tecnico e dei tuoi compagni che sempre te lo hanno riconosciuto. Non era affatto scontato visto il Tuo curriculum e la “longevità” sportiva ma ci hai dato lezione anche lì, ripeto, non avevamo dubbi. Hai saputo gestire lo spogliatoio come solo i grandi campioni e soprattutto i grandi uomini sanno fare. Capitano dando tante pacche sulle spalle ma sapendo essere deciso e diretto quando è servito, sempre con il sorriso e con l’unico obiettivo di far crescere i singoli, il gruppo e la nostra società. Sei stato un faro prezioso per tanti nostri ragazzi che si affacciavano per la prima volta ad un campionato che è allo stesso tempo il più bello ma anche il più difficile e competitivo al mondo e che mette pressione da saper gestire anche quando fisiologicamente non si ha ancora adeguata esperienza. Mi auguro e spero, a nome di tutto il club di averti donato anche solo una piccola parte di quanto tu hai concesso a noi con la tua umanità e professionalità. Il Tuo successi sportivi ed i Tuoi record, ti rappresentano appieno ed è stato un grandissimo onore per tutti noi poterti far indossare la prima maglia nella storia del nostro club e ti porteremo sempre ad esempio anche in futuro per i nostri atleti, dalla prima squadra al settore giovanile. La tua serietà ed umiltà ci sia da modello virtuoso per raggiungere grandi traguardi. Le nostre strade speriamo solo momentaneamente si dividono ma sappi che sei stato, sei e sarai sempre uno di noi. Ti vogliamo bene, grazie/obrigado di tutto nostro grande CAPITANO. Stefano Fanini Presidente Verona Volley 

Marzio Perbellini

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