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Peslac torna alla Bluvolley Sarà lui il vice di Spirito

Milan Peslac quando giocava con la Tuscania in A2. Un’esperienza che durò solo due mesiGiulio Magalini lo scorso campionato all’UniTrento in A3
Milan Peslac quando giocava con la Tuscania in A2. Un’esperienza che durò solo due mesiGiulio Magalini lo scorso campionato all’UniTrento in A3
Milan Peslac quando giocava con la Tuscania in A2. Un’esperienza che durò solo due mesiGiulio Magalini lo scorso campionato all’UniTrento in A3
Milan Peslac quando giocava con la Tuscania in A2. Un’esperienza che durò solo due mesiGiulio Magalini lo scorso campionato all’UniTrento in A3

Milan Peslac torna a casa. Il palleggiatore di 22 anni e 196 centimetri di altezza la prossima stagione sarà il vice di Luca Spirito. Il regista di proprietà della Bluvolley, già da giovanissimo considerato una promessa della pallavolo, negli ultimi anni ha giocato in prestito in diversi club in giro per l’Italia. È stato a Monza, dove poi ha giocato in serie B, a Padova, alla Tuscania in A2 e quindi la scorsa stagione a Cisterna. Tanta esperienza per Milan e soprattutto la possibilità di imparare da due ex azzurri come Sottile (a Cisterna) e Travica (quando era alla Kioene Padova). E proprio Dragan, tre stagioni fa, parlando del suo secondo, non elemosinò complimenti: «È partito titolare le prime tre gare quando io ero infortunato», disse. «Poi non ha avuto molto modo di mettersi in mostra. Secondo me», aveva sentenziato il palleggiatore che da questo campionato vestirà la maglia di Perugia al posto di De Cecco, «lui deve giocare perché ha veramente le qualità tecniche e fisiche per emergere. Ha tutte le caratteristiche del palleggiatore moderno, è anche alto, ha gran voglia di imparare e qui da noi si è comportato benissimo. Però, ripeto, più che stare in panchina lui dovrebbe stare in campo perché deve abituarsi al ritmo della partita». L’anno successivo, infatti, Peslac andò in A2 alla Tuscania. Ma non andò benissimo. Per qualche ragione entrò in rotta di collisione con l’allenatore Vincenzo Nacci e la sua avventura durò appena due mesi. Peslac fece i bagagli e tornò ad allenarsi a Verona prima di ripartire in direzione Cisterna. Dove Lorenzo Tubertini lo impiegò tantissimo, facendolo entrare praticamente ogni set, soprattutto quando c’era da battere o alzare il muro. È stato chiamato in causa in 20 partite per un totale di 78 set. Tanta fiducia che lo ha anche fatto crescere molto dal punto di vista tecnico. Ora, sotto la guida di Stoytchev, dovrà fare il passo definitivo. Quello che tutti si aspettano da lui. Di sicuro, la prossima stagione per il giovane regista nato in Serbia ma con passaporto italiano sarà molto importante. D’altra parte, già nel 2012 quando giocava come capitano nella Marmi Lanza Under 14 Milan era considerato da tutti un talento. Una promessa. I suoi giocatori preferiti all’epoca, come raccontò lui stesso, erano: Ivan Miljkovic, Osmany Juantorena, Raphael e Jiri kovar. Mentre il suo sogno nel cassetto era «avere come lavoro lo sport che amo giocare, magari in una grande squadra dove vincere qualcosa». È forse arrivato il momento di realizzarlo appieno. Molto dipenderà anche da lui. E sempre parlando di nuovi innesti, a giorni dovrebbe arrivare anche la conferma di un altro giovanissimo: Giulio Magalini, il 14 agosto compirà 19 anni. Lo schiacciatore di proprietà Bluvolley la scorsa stagione - dopo l’espereinza con il Club Italia in A2 - si è messo in mostra in A3 con la maglia dell’UniTrento. Adesso per lui arriva l’occasione di giocare in Superlega. Pare invece definitivamente tramontata la possibilità di riavere in prima squadra anche il fratello Alberto. •

Marzio Perbellini

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